la venticinquesima edizione di Rockin’ Umbria si conclude tra l’entusiasmo dei partecipanti e la soddisfazione degli organizzatori, che già guardano al futuro
Tre giorni di musica, cinema, arte e aggregazione: si è conclusa a Umbertide la venticinquesima edizione di Rockin’ Umbria, festival attento alle sottoculture e ai movimenti indipendenti sin dalla nascita nel 1984. Organizzata dal Comune di Umbertide in collaborazione con l’associazione culturale St.Art, l’etichetta discografica umbertidese To Lose La Track e l’associazione Effetto Cinema, l’edizione 2017 del festival ha visto un coinvolgimento da parte del pubblico oltre le aspettative, mobilitando sia la popolazione cittadina e gli umbri che gli appassionati di musica da tutta Italia. Il chiostro di piazza San Francesco si è affollato sin dalla prima sera di venerdì 21 luglio dedicata alla musica indipendente umbra, con gli ottimi live di Malatesta ed Espada, e alla scena musicale di Seattle, con il dj set tematico e la proiezione del film di culto ‘Singles’. «Sono contenta che iniziative come questa attirino tanti giovani umbertidesi», ha dichiarato l’assessore alla cultura del Comune di Umbertide Raffaela Violini partecipando alla serata. Oltre 600 presenze nell’arco della giornata di sabato 22 luglio per l’Italian Party, storica festa dell’etichetta indipendente To Lose La Track, arrivata alla sua diciassettesima edizione. Ventuno band distribuite tra i palchi del chiostro e della piazza e la speciale location per set acustici della chiesa di Santa Croce, oltre dieci ore ininterrotte di musica e un pubblico eterogeneo proveniente da tutta Italia. Sold out il concerto dei Matmos di domenica 23 luglio nel chiostro di San Francesco: il duo di elettronica sperimentale ha realizzato un set concepito in modo specifico per Rockin’ Umbria, con impianto quadrifonico e incursioni di artisti ospiti – insieme ai Matmos – di Civitella Ranieri. «Ci auspichiamo che sia solo la prima collaborazione con la struttura» ha affermato il sindaco di Umbertide Marco Locchi durante la serata. La performance è stata affiancata dalla suggestiva installazione ‘The Circle’ di Luca Cataldo, per cui l’artista ha realizzato dei contenuti visivi inediti. Il pubblico si è poi riversato in piazza San Francesco per la chiusura del festival, con i live di Mother Island e dei cileni Chicos de Nazca, due band particolarmente rappresentative della nuova scena psichedelica internazionale.
Accanto agli ottimi riscontri numerici, l’edizione 2017 di Rockin’ Umbria ha potuto contare su un’evidente coerenza nella programmazione, attenta alle avanguardie espressive e ai movimenti giovanili: dalla sperimentazione sonora alle produzioni indipendenti, dalla commistione tra musica e immagini alla dimensione live più pura, Rockin’ Umbria si conferma un festival tutt’altro che generalista, rivolto all’Italia e al mondo ma sempre a partire dalle realtà culturali attive sul territorio regionale.