L’impatto degli algoritmi sulle libertà dei cittadini

L’impatto degli algoritmi sulle libertà dei cittadini

di Selena Mariano
 
Durante il Festival Internazionale del Giornalismo, Bruno Saetta, Fulvio Sarzana e Cristina Vicarelli hanno raccontato cosa sono gli algoritmi, come funzionano e cosa fanno. 
Un algoritmo è un metodo fatto di tanti step. I tre più importanti sono quello di input (inserimento di dati nel sistema automatizzato), elaborazione e output. Se possiamo conoscere cosa succede nel primo e nell’ultimo step, però, non possiamo conoscere quello che accade durante l’elaborazione, che per questo è definita “black box”. 
Oggi tutti gli algoritmi sono intelligenze artificiali e per questo hanno due caratteristiche importanti: autonomia e adattabilità; sono inoltre presenti ormai in molti degli strumenti che usiamo, gestiscono le nostre vite, ma possono creare problemi. In merito a ciò, sono diversi i punti cruciali: l’assenza di trasparenza, la replica di pregiudizi, la rimozione di responsabilità, la scala ampia di impatto, la perpetuazione di modelli conservatori.
In Italia, le IA impattano sulla sicurezza dei cittadini. La Polizia Scientifica, infatti, ha a disposizione SARI, software usato per prevenire reati, mediante riconoscimento facciale, confronto di immagini e algoritmi predittivi. Il problema di questa IA è che nessuno ha controllo sull’elaborazione dei dati. Perciò, se è presente un bias induttivo (insieme di assunzioni che il classificatore usa per predire l’output, dati certi input), questo può causare problemi e può essere corretto solo dagli sviluppatori dell’algoritmo.
Normativamente, ci sono due filoni normativi in Italia per le intelligenze artificiali, che differenziano le norme che devono seguire i corpi di polizia da quelle per gli altri attori, pubblici o privati, che fanno uso di queste tecnologie. Contemporaneamente, il corpo normativo italiano deve incastrarsi con la GDPR, andando a creare una situazione complessa in cui muoversi legalmente è ostico, in quanto molto articolata.
 
Alla fine dell’incontro è stato lasciato spazio alle domande del pubblico.

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