L'inganno
Gran finale per la Stagione di prosa del teatro Gian Carlo Menotti di Spoleto martedì 5 aprile, alle 21 e per quella del Morlacchi di Perugia da mercoledì 6 a domenica 10 aprile con Glauco Mauri e Roberto Sturno magnifici interpreti de L’inganno insieme a Bruno Sorretto, Torn Borestour e Steno Burrorto.
Raffinato e grottesco thriller psicologico giocato sul contrasto tra verità e menzogna lo spettacolo, diretto da Glauco Mauri, è tratto da Sleuth scritto da Anthony Shaffer nel 1969 e vincitore del prestigioso Tony Award nel 1971 per la migliore commedia dell’anno. La prima teatrale è stata a Londra nel 1970 e, successivamente, la pièce ha debuttato a Broadway dove è rimasto in scena per ben quattro anni, mentre a Londra le repliche si sono protratte per otto anni. Tuttora lo spettacolo viene replicato nei maggiori teatri del mondo.
Qual è il motivo di tanto successo e tanto gradimento del pubblico? Shaffer certamente propone in questo suo testo tutte le sue abilità di sceneggiatore di gialli. Di rilievo sono le sue collaborazioni con Alfred Hitchcock e numerosi sono gli adattamenti per lo schermo di alcuni dei più famosi romanzi di Agatha Christie.
Ma c’è qualcosa di molto di più nel fascino di questa commedia: ironia, dramma, gioco, comicità e sorprendenti colpi di scena danno a questo testo il dono di creare un’atmosfera di grande divertita tensione. Due uomini giocano a ingannarsi, a ferirsi nei loro più intimi sentimenti in un gioco che spesso sfocia in una farsa feroce. Ma, come accade spesso nella vita, la farsa che umilia le debolezze dell’uomo si tramuta in un dramma dove l’uomo rimane vittima di se stesso. E non a caso il gioco termina con lo sghignazzo di un pupazzo meccanico che inerte ha assistito alla scena e che ci dice, lui senza anima, quanto pazzi siano gli uomini che giocano a ingannarsi e a farsi del male.
La storia si basa su un gioco di inganni, di orgoglio, di vendetta, di due uomini per il possesso di una donna, ma non solo. Un gioco di investigazione, di doppi, di cinico umorismo, sul filo del mistero, della falsità, delle bugie. Un gioco all’ultimo sangue tra un famoso e ricco scrittore di gialli, chiuso nella sua casa dai mille trabocchetti, e l’amante della sua frivola moglie. Un gioco per la vittoria della mente più astuta. Andrew Wyke e Milo Tindle sono diversi. Milo ha fatto della sua difficile esistenza una lotta con il desiderio di rivincita sociale; Andrew della sua ne ha fatto invece un continuo gioco di fantasia per sfuggire alla stupida noia della vita. Ma alla fine finiranno per scambiarsi i ruoli: ognuno sarà vittima e carnefice.
Glauco Mauri e Roberto Sturno partecipano, giovedì 7 aprile, alle 17,30, al Teatro Morlacchi, all’incontro con il pubblico tenuto dal Prof. Alessandro Tinterri, docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo e di Storia e Critica del Cinema dell’Università degli Studi di Perugia.
Al termine presso il Caffé del Teatro, l’Azienda agraria Terre de la Custodia offrirà al pubblico una degustazione dei propri vini.
La prevendita dei biglietti viene effettuata, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13, presso l’Agenzia n°2 dell’Unicredit, in Via Mario Angeloni 80 e tutti i giorni feriali, dalle 17 alle 20, al botteghino del teatro Morlacchi.
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 19. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.