L'Inghilterra si affida alla ricetta di Osborne: tagliare la spesa, tassare le banche e le rendite finanziare
Il governo inglese ha annunciato ieri la nuova manovra finanziaria presentando un rigido pacchetto fatto di tagli alla spesa e aumento delle tasse. Per i nostalgici della Thatcher,
era dal suo primo governo che il popolo britannico non faceva i conti con una politica economica all'insegna dell'austerità. Dopo sole sei settimane dall'insediamento, David Cameron ha riconosciuto la scelta storica del suo governo confermando la necessità di intervenire in tale direzione.
La manovra, presentata da George Osborne, Cancelliere dello Scacchiere, si pone l'obiettivo di riportare, in un quinquennio, il bilancio da un deficit ora rivisto al 10,1% del pil, fino alla soglia del pareggio. Osborne, 39 anni, è il più giovane ministro delle finanze britannico dell'ultimo secolo. La giovane età, però, non sembra intaccare la sua determinazione: “I tagli sono necessari perché non c'è altra via da percorrere per rimediare all'irresponsabilità del passato”, ha dichiarato. Ma vediamo in cosa consiste la manovra.
Partiamo dalle buone notizie. La prima riguarda il taglio del 4% - un punto all'anno - dell'imposta sulle imprese, che scenderà dal 28 al 24% per tutti eccetto che per le Pmi, destinate a un'ulteriore riduzione: per loro l'aliquota si fermerà al 20 per cento. La seconda – e ultima buona notizia – concerne l'innalzamento della fascia di esenzione Irpef a quota 7.400 sterline (9000 euro) che cancella dall'elenco dei contribuenti circa 800mila persone con redditi minimi. Il resto - come ha ben sottolineato Leonardo Maisano de 'Il Sole 24 Ore' - “è un rosario di spese tagliate e imposte elevate che nell'anno fiscale 2014-15, al termine ultimo del periodo considerato, avrà prodotto una correzione globale di 113 miliardi sterline”.
La manovra, applaudita dall'agenzia di rating Ficht, prevede tagli anche sui ministeri, con una riduzione media complessiva dei bilanci del 25 per cento. Il dettaglio di quanto sarà tagliato e a chi si avrà in autunno in occasione della revisione di spesa che il governo metterà a punto in ottobre. Gli unici ministeri certamente risparmiati saranno la sanità e gli aiuti internazionali. Per quanto riguarda il pubblico impiego, i dipendenti avranno i salari bloccati per due anni, mentre per almeno tre saranno congelati i sussidi per i figli a carico.
Osborne ha anche confermato l'introduzione di una tassa sulle banche dal gennaio 2011 che riguarderà tutti gli istituti anche stranieri che operano nel Regno Unito, eccetto quelli di ridotte dimensioni. La nuova tassa, dovrebbe procurare al fisco britannico un gettito di 2,4 miliardi di euro l'anno una volta l'applicazione sia giunta a regime. La scelta di tassare le banche è in linea con i programmi di austerità augurati dal presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, e soprattutto è una scelta che trova due forti sostenitori: Germania e Francia. I tre governi, infatti, hanno pubblicato - sempre nella giornata di ieri – una dichiarazione congiunta per introdurre una tassa basata sugli utili delle banche.