L’istruzione è il passaporto per la pace
La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
Articolo 34 della Costituzione italiana
Non potevamo che partire dall’eticità del diritto, dalla costituzione; perché solo con termini rigorosi si può parlare di argomenti tanto importanti. Noi siamo AIESEC Perugia e l’ardua impresa nella quale ci cimenteremo oggi è presentarvi l’importanza dell’Sdg numero 4 prefissatosi dall’Onu, il quale ha l’intento di fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.
A leggere l’articolo 34 della nostra Costituzione non sembra ci sia bisogno che l’Onu si prefissi questo obiettivo, dopo tutto è un diritto costituzionale. Ahi noi c’è bisogno eccome dell’intervento, e della grande ambizione dell’Onu, poiché esistono paesi in cui questo diritto è calpestato da sempre, giorno dopo giorno.
In un mondo com’è quello di oggi, e in questo maledetto anno, di istruzione, scuole in particolare, se ne è sentito parlare eccome, in ogni dove. E’ stato difficile rinunciare a quello spazio magnifico per i nostri giovani ragazzi, nonostante davanti ci fosse una pandemia. Non ci permettiamo di entrare nel merito della questione, ma ricordiamo che in tanti posti non vi è nessun dibattito attorno a questa fondamentale questione.
Proviamo a parlare di alcuni numeri, i quali possono colpire se teniamo a mente che dietro ogni numero ci sono storie di vita vera, spesso tragica. I numeri ci dicono che stiamo lavorando, di miglioramenti ce ne sono stati molti, ma bisognerà lavorare almeno il doppio nel prossimo periodo. Si perché a 57 milioni di bambini è tuttora negato, ogni giorno, questo diritto imprescindibile per diventare uomini e donne, il diritto all’istruzione.
Spostiamoci in America, e scopriamo insieme un interessante aneddoto nella carriera politica della futura vicepresidente democratica, Kamala Harris. Harris agli inizi, negli anni 90, diventò procuratrice distrettuale in California. Gli anni 90 erano stati complicati per l’America, in quegli anni nei contesti più disagiati ci fu una grande espansione di droghe, criminalità ed omicidi. Harris si candidò e propose un approccio molto diverso, un approccio pragmatico in cui andò ad indagare le cause radicate che portavano quei ragazzi a comportamenti antisociali e criminali. I dati mostravano grande comorbilità tra le assenze a scuole negli anni di elementari e medie e la probabilità di compiere azioni criminali in futuro, e su queste intervenì ottenendo ottimi risultati. Una lunga parentesi, ma che può risultare interessante per comprendere, come se ce ne fosse bisogno, ancora una volta la vitale importanza che ha l’istruzione in ognuno di noi, e l’estrema influenza sulla persona che verremmo ad essere.
Utilizziamo questo argomento per collegarci ad un altro obiettivo di sviluppo sostenibile, il numero 16 ‘’Pace, giustizia e istituzioni solide’’. E’ proprio la pace ciò a cui si appellano le nazioni unite, solo tramite questo principio cardine è possibile prosperare; per fare un riferimento storico basti pensare al periodo più roseo della nostra cara Italia. Parliamo del Rinascimento, ricco dei vari Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Machiavelli (e qua mi fermo anche se potrei andare avanti per pagine e pagine) che ha potuto vedere una così ricca e disparata genialità grazie al trattato di pace che Lorenzo dè Medici aveva reso possibile tra i vari ducati e stati italiani. Senza pace non c’è vita, non c’è spirito. L’ONU è proprio questo ciò che promuove; la promozione di società pacifiche ed inclusive ai fini dello sviluppo sostenibile, fornire l’accesso universale alla giustizia, e costruire istituzioni responsabili ed efficaci a tutti i livelli. Magistratura e polizia sono tra le istituzioni più affette da corruzione, ed è bene ricordare che la percentuale di bambini che lasciano la scuola primaria nei Paesi colpiti da conflitti ha raggiunto il 50% nel 2011, comprendendo 28,5 milioni di bambini. Ecco che possiamo constatare l’interconnessione dalla quale sono costituiti tutti gli obiettivi, senza istruire i nostri ragazzi, coloro che domani guideranno la nostra società non potremmo mai avere società giuste, pacifiche ed inclusive; aggettivi che sentiamo quotidianamente ma densi di grandi significati. Limitandomi a riportare solo uno dei tanti traguardi che l’obiettivo numero 16 si pone, leggiamo ‘’porre fine all’abuso, allo sfruttamento, al traffico di bambini e a tutte le forme di violenza e tortura nei loro confronti’’. Parole forti, ma imprescindibili, infatti è solo tramite la tutela e l’educazione alle future generazioni che potremmo avere una società degna di questo nome. Dopo tutto è il principio che sta alla base della vita, è solo investendo nel futuro che possiamo raggiungere traguardi importanti.
E per chiudere il cerchio è bene tornare da dove si è partiti, torniamo all’etica. L’etica della responsabilità (citata dalla senatrice Liliana Segre nel format #Maestri indotto dalla Rai), come arma contro l’indifferenza, “il male più insidioso del nostro tempo”. Non restiamo indifferenti, ed impegniamoci per raggiungere tutti insieme questi ambiziosi, ma vitali, obiettivi che si è posto l’Onu nella sua agenda 2030.
Noi come membri di AIESEC Perugia facciamo nel piccolo la nostra parte, organizzando viaggi e scambi di volontariato, in tutti i paesi del mondo, permettendo a chiunque voglia di garantire un’istruzione adeguata a quanti più bambini possibile, e poter lavorare per costruire società pacifiche e giuste. In questo link troverete tutti i nostri progetti https://www.aiesec.it , aiutaci e facciamo la differenza insieme