Lovedown, l'amore ai margini in tempo di Covid
di Alessandro Ticozzi
All’8° Asperger Film Festival l’Associazione Culturale I Margini porta in gara il cortometraggio Lovedown, titolo dall’evidente gioco di parole che rimanda al periodo che tutti noi ormai da quasi un anno stiamo vivendo sotto palesi restrizioni causa pandemia globale.
Nell’attesa di festeggiare in casa la promozione a direttore generale con i propri “affetti stabili” più intimi dopo un lungo periodo di isolamento, Marco (un Antonio Coppola che, in alcuni momenti, per tono di voce ed espressività facciale pare ammiccare al repertorio verdoniano) consuma un focoso rapporto sessuale con la compagna Sara (Marilina Marino, perfetta nel collaudato registro ironico-sexy a lei particolarmente congeniale) sopra la tavola fastosamente apparecchiata per l’occasione, eccitandosi nel sentirne i fantasiosi racconti circa le scappatelle che lei si sarebbe nel frattempo concessa con questi: il fratello Luca (Massimo Morlando, anche regista e co-sceneggiatore del corto), l’ex-fidanzata Lucia (l’eburnea mistress Dalila Forcina in aggressiva tenuta sadomaso) e Fabrizio (l’attore e cantante Alessandro Lo Piccolo, già nel cast di alcuni fortunati musical), un rozzo meccanico suo migliore amico.
Pare abbiano così finalmente superato una crisi di coppia che li segnava da tempo, ma – quando Marco rivela a Sara che la promozione comporta anche il trasferimento a Milano – lei lo lascia, decisa a non abbandonare il proprio lavoro (modesto, ma “socialmente utile”) in una onlus per migranti: prima però gli confessa che una delle storie che gli aveva narrato per provocarlo era vera, e spetterà ad un attonito Marco scoprire quale accogliendo – ancora stordito dalla rivelazione – le persone sopraccitate.
Anche in rapide prove come questa, Morlando conferma la propria predilezione per temi e ritmi della più brillante commedia made in USA tipicamente ottantiana: lo supportano validamente una colonna sonora dal sapore quasi felliniano firmata da Luigi Ferri e l’assistenza alla regia di due giovani nipoti d’arte quali Martino Fiorentini e Ginevra Vancini, pure supervisori al montaggio co-effettuato dall’attivista sex positive Diego Tigrotto, affiancato in tale veste dalla stessa Marino sia in coinvolgenti eventi che animano alcuni spazi capitolini che in un paio di pellicole prodotte dal regista postporno Lucio Massa. Questi ultimi due hanno prodotto inoltre anche Lovedown insieme a Morlando e alla Forcina: tutto in famiglia stretta, insomma; seguendo pertanto rigorosamente i DPCM imposti dal Premier Conte.