Luciano Emmer alla Galleria Nazionale dell'Umbria

Luciano Emmer alla Galleria Nazionale dell'Umbria

Nel centenario della nascita di Luciano Emmerla Galleria Nazionale dell’Umbria in collaborazione con il Cinema Postmodernissimo di Perugia dedica una rassegna al grande regista: tre appuntamenti presso la Sala conferenze del museo aventi a tema i suoi bellissimi documentari sull'arte, premiati in tutto il mondo. 
Dai primi cortometraggi degli anni Quaranta fino agli ultimi lavori del 2009, i film di Emmer producono un avvicinamento progressivo e appassionante all'opera d'arte, ispirati dal principio che “c'è un modo scientifico di filmare l'arte” e ce n'è uno “che potremmo definire poetico” e che ci ammette a un'intimità con le opere altrimenti non sperimentabile.
Nella loro attenzione a non fornire letture didascaliche, questi film, oltre che emozionanti esperienze cinematografiche, sono anche preziose introduzioni al mondo delle arti figurative.“Questi cortometraggi rappresentavano per me il tentativo di fare cinema. A me non interessava larappresentazione o l’interpretazione dell’opera d’arte, mi premeva soltanto la vicenda umana che attraverso di essa potevo narrare...” (L. Emmer).
Le proiezioni saranno precedute da una breve conversazione sul tema ispiratore di ciascun incontro: il primo “L’arte del Rinascimento”, dedicata alle personalità artistiche di Beato Angelico, Piero della Francesca e i capolavori della Galleria Borghese; il secondo avente a soggetto l’opera di Giotto e l’ultimo ispirato ai giganti dell’arte quali Michelangelo, Picasso e Piranesi.
Introdurranno, oltre a Marco Pierini, Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e alle storiche dell’arte del Museo, Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi, Michele Emmer, già professore ordinario di Matematica all’Università di Roma “La Sapienza”, ma anche poliedrico regista e scrittore (ultimi libri “Bolle di sapone tra arte e matematica”, 2009, premio Viareggio 2010, premio Capalbio 2010); Moreno Barboni, docente all’Accademia di Belle Arti e al Conservatorio di Musica di Perugia, esperto di ‘film, media e sound studies’ e delle relazioni tra ‘aural e visual arts’; Simone Rossi giornalista e critico cinematografico, collabora con il Cinema Postmodernissimo e dirige il festival di cinema tedesco "Germania in Autunno".

Giovedì 25 ottobre – “L’arte del Rinascimento” 
Introduzione di Michele Emmer e Simone Rossi alla proiezione di: 
I fratelli miracolosi (1949) - 9 min.
La storia dei Santi Cosma e Damiano “fratelli miracolosi” e pure gemelli, medici dalla vita travagliata ed esemplare; Emmer e Gras ne raccontano rapidamente le vite sfruttando i dipinti del Beato Angelico (1395-1455) nella Pala di San Marco che già le hanno mirabilmente descritte. 
L’invenzione della croce (1948) - 10 min.
Un testo letto dalla voce fuori campo ripercorre la vicissitudini della crocifissione di Gesù, mentre l'obiettivo di Emmer e Gras indaga lo stile di Piero della Francesca percorrendo i suoi affreschi nella chiesa aretina di San Francesco. Dieci minuti in bianco e nero che illustrano un pezzo di storia dell'arte nostrana, un lavoro la cui utilità sul piano didattico è destinata a rimanere intatta per molto altro tempo. 
Bella di Notte (1997) - 28 min.
In occasione della riapertura al pubblico del museo di Villa Borghese dopo il restauro, Emmer vi si introduce nottetempo e, con la fioca luce di una torcia, illumina le opere d’arte che incontra.

Giovedì 8 novembre – “Trilogia su Giotto” 
Introduzione di Moreno Barboni e Veruska Picchiarelli alla proiezione di: 
Il cantico delle creature (1943) - 11 min.
La vita di San Francesco raccontata dagli affreschi di Giotto, ad Assisi. Uno dei primi lavori di Luciano Emmer, sua moglie Tatiana Grauding ed Enrico Gras, “Il cantico delle creature” prende spunto dagli affreschi della Basilica di Assisi, con le parole della lauda di san Francesco che accompagnano le immagini «animate» dei dipinti. «A pensarci bene, comunque, al tempo di Giotto i frati che avevano fatto realizzare gli affreschi su San Francesco li illustravano ai visitatori raccontando la storia. Se avessero avuto la telecamera avrebbero già realizzato la ripresa e io non avrei inventato proprio niente» (L. Emmer). 
Racconto da un affresco (1946) - 10 min.
E’ la versione rieditata con musiche di Roman Vlad del primo lavoro cinematografico di Luciano Emmer del 1938, che è anche il primo esempio di film sull'arte italiano. Il breve documentario fu realizzato sulle fotografie Alinari che riproducevano gli affreschi giotteschi della cappella degli Scrovegni a Padova. 
Il dramma di Cristo narrato da Giotto (1966) - 25 min.
“Nel 1992 ho realizzato un terzo Giotto che si intitola “Il dramma di Cristo”. L’idea centrale era questa: se Giotto avesse avuto la macchina da presa 600 anni fa avrebbe anticipato Rossellini, Pasolini e tutti gli altri, senza bisogno dei pennelli. Nello stesso tempo ho scoperto una maggiore profondità del racconto cinematografico rispetto a “Racconto di un affresco”. Giotto aveva voluto raccontare la storia commovente tra una madre e un figlio. Il rapporto tra il bambino nelle mani più che nelle braccia di Maria nella natività e l’uomo morto nelle braccia di Maria alla fine della sua vita era la chiave di questo racconto che diventava un film.” (L. Emmer). 

Giovedì 22 novembre – “I giganti dell’arte”
Introduzione di Michele Emmer e Carla Scagliosi alla proiezione di: 
La sublime fatica (1966) - 11 min. 
Emmer riesce a fornire uno sguardo originale su uno dei più noti (e quindi discussi) artisti italiani: Michelangelo Buonarroti. L'espediente è semplice, ma alquanto intelligente: affidare alle riprese una carrellata sulle sculture e i dipinti dell’artista, mentre la voce del narratore esterno ne ripercorre lo stile attraverso le sue stesse parole, tratte dai suoi scritti. 
Incontrare Picasso (2000) - 42 min.
A quasi mezzo secolo di distanza dal suo documentario sull’opera di Picasso del 1953, Luciano Emmer pubblica una sorta di versione rimontata e rimpolpata con qualche gustoso ‘dietro le quinte’, con una specie di backstage ante litteram a integrare l'edizione originale, che va a raccontare non solo l’artista spagnolo e la sua creatività, ma anche l’incontro con lo stesso da parte del regista. Il cortometraggio assume un’atmosfera intima, quasi diaristica, che aiuta lo spettatore a immedesimarsi con l’Emmer riverente visitatore dello studio del pittore e scultore spagnolo. Le azzeccate musiche sono di Roman Vlad, il cui sodalizio con il cineasta milanese è stato lungo e fruttuoso. 
Le carceri d’invenzione (2009) - 11 min.
Un cortometraggio sul tema delle carceri: strumenti inumani per contenere la parte meno umana dell’uomo, simbolo di oppressione e repressione, luoghi di dolore, violenza e follia. Fra una citazione dantesca (dal terzo canto dell’inferno: “Guai a voi, anime prave!”) e una del Tito Livio dell’Ab urbe condita (“Ad terrorem increscentis audiciae”), la macchina da presa va a indagare ciascuna delle 16 acqueforti del Piranesi. Emmer dimostra di non aver perso neppure la sottile vena civile – qui certo meglio rappresentata – che è sempre scorsa nel suo cinema. 

Gli eventi sono ad accesso libero è necessario ritirare il tagliando gratuito presso la biglietteria del museo.
 
 
 
 

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