Marea Nera.
Cominciano a diffondersi le prime ricerche che quantifichino il costo complessivo che la British Petroleum sarebbe tenuta a sborsare. Secondo la ricerca della Credit Suisse nel complesso il disastro ecologico ammonterebbe a circa ventisei miliardi di euro. Le pagine del Washington Post hanno riportato che fino a oggi il costo medio per le operazioni di pulitura e di copertura del pozzo hanno raggiunto la somma di quasi novecento milioni di dollari. In poche parole ogni giorno queste operazioni costerebbero tra i quattordici ed i trenta milioni. La Credit Suisse, però, nello studio condotto dai suoi ricercatori afferma che la cifra potrebbe non essere sufficiente in quanto, per terminare i lavori, serviranno ancora altri sodi, che potrebbero oscillare tra undici e diciassette miliardi di dollari. Potrebbero servire inoltre fino a quattordici milioni per risarcire i danni provocati all’industria ittica e turistica degli Stati colpiti dalla marea nera. Ad oggi le operazioni di contenimento e di recupero del greggio riversato in mare hanno prodotto un risultato ancora modesto: vengono però recuperati circa diecimila barili di petrolio ogni giorno: modalità che serve ad attenuare l’impatto del greggio sulla flora e la fauna del Golfo del Messico. L'amministratore delegato della British Petroleum, Tony Hayward ha però affermato, in un'intervista alla Bbc, che si aspetta che le nuove metodologie di risucchio del greggio permettano di recuperare la maggior parte del petrolio fuoriuscito. Il leader della compagnia petrolifera ha anche affermato che la British Petroleum riuscirà a fermare la perdita e ripulendo le acque e le coste e ripristinando le condizioni preesistenti. La BP ha anche affermato di non voler sottrarsi alla responsabilità che deriva dal disastro ambientale, si è detta perciò disposta a pagare i risarcimenti alle vittime della marea, finche le condizioni lo richiedano, rispondendo in questo modo alle pressioni nazionali e internazionali. Fino ad oggi la compagnia ha sborsato ben quarantasei milioni di dollari alle vittime della marea nera. Ma l’ottimismo non è di casa alla BP. Infatti l'ammiraglio Thad Allen ha pubblicamente frenato l’euforia con cui i vertici della compagnia hanno annunciato ieri, davanti alle telecamere del mondo intero, che il nuovo tappo starebbe recuperando quasi la metà del petrolio che fuoriesce da ormai più di un mese e mezzo. L’ammiraglio ha affermato che “nessuno può sentirsi felice sino a quando c'é petrolio in acqua”.