A Marjah, in Afghanistan dodici le vittime civili dei razzi NATO.
Sono due i razzi che avrebbero colpito delle abitazioni nella città di Marjah, la roccaforte talebana.
L’offensiva bilaterale, portata avanti dalle truppe NATO e dall’esercito Afghano non ha centrato nel segno. L’operazione che intende ristabilire la sicurezza e assicurare la stabilità nella regione, nell’arco di un mese, secondo le dichiarazioni del generale Larry Nicholson avrebbe colpito l’obiettivo sbagliato. Nello specifico l’oggetto dell’azione era ripulire la provincia dalla presenza dei talebani colpendone una postazione. Le vite e i beni dei civili dovevano esser preservati. Ma due razzi del sistema High Mobility Artillery Rocket System sono esplosi a 300 metri dal bersaglio, uccidendo dodici tra uomini e donne e distruggendone le abitazioni. Il comandante, Stanley McChrystal, ha trasmesso le proprie scuse al presidente afghano, Karzai, per l' incidente, assicurando che sarà aperta un’inchiesta per verificare le responsabilità dell’accaduto e che per il momento sarà sospeso il ricorso a quel sistema di lancio dei razzi. Lo stesso presidente afghano si è dimostrato estremamente dispiaciuto per la morte dei civili nell’operazione, confidando sul fatto che certi eventi non debbano più ripetersi; Karzai avrebbe inoltre lanciato un appello ai miliziani talebani affinché depongano le armi. L'offensiva delle forze armate afghane ed americane nella provincia starebbe procedendo in maniera effettiva facendo registrare segnali positivi al tentativo di riaffermare il controllo del governo afghano sulla provincia di Helmand, almeno secondo quanto affermato ai microfoni della CNN da Jim Jones, Consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca. Tra venerdì e sabato sono stati impegnati oltre 15mila militari di nazionalità americana, inglese, afghana e canadese che, secondo quanto espresso dal Ministro della Difesa di Kabul, avrebbero incontrato fino ad oggi una resistenza piuttosto bassa da parte miliziani talebani. Tuttavia autorità locali afghane hanno dichiarato che i talebani starebbero resistendo all'offensiva congiunta, armati e dotati di ingenti quantità di esplosivo, e i talebani stessi avrebbero smentito le affermazioni, diffondendo inoltre la notizia di essere ancora in completo possesso della zona di Marjah e che i militanti avrebbero fatto fuori quasi duecento soldati dell’esercito congiunto afghano e della NATO.