Michele Piramide, il "ladro di poesie"

Michele Piramide, il "ladro di poesie"

Michele Piramide è un campano cresciuto intellettualmente nei caotici e dinamici salotti romani. Ladro di Poesia è stato il suo libro di esordio nel mondo della letteratura, essendo per altro per oltre due mesi il più venduto su Amazon in poesia italiana, ma il suo scopo ultimo è cercare l’arte nel prossimo. Quindi “Maledetto”, scritto in collaborazione con Iannicelli, è solo il primo step nella sua ricerca di arte condivisa. Ha iniziato da poco, inoltre, anche l’attività di conduttore radiofonico in un suo programma (READ(y)) su Radio Kaos Italy, un open mic che punta a smuovere l’underground poetico e non solo.
 
Michele, nella sua raccolta di poesie, è un sensibile romantico e sincero scrittore, che scrive dall’anima ciò che vive sente e soprattutto crede. I sentimenti, l’amore.
L’amore fronteggiato alla realtà, che anche se pur sempre dura, è lei, dobbiamo affrontarla in qualunque modo essa si presenti.
“L’autore trova nella modernità di questo tempo le espressioni di un tempo che fu. Non è la storia che si ripete ma sono i ricordi che si incatenano e ci uniscono in questo momento storico. Qui e ora. Una piacevole sensazione ci consola. Preciso e attento nella sua scrittura, così viva e così intensa, lo scrittore vive la nostra vita. E noi la sua.”
Ladro di poesie è proprio questo, un viaggio nel tempo, uno specchio in cui Michele si rivede e rivive la sua vita passata e presente.
Si inizia con “Passione”. Tramite cui, attraverso personaggi mitologici/ fantasiosi ci addentriamo in questo viaggio. Si racconta appunto, tramite strofe, il modo in cui la passione viene personalizzata, fatta corpo attraverso ogni singolo personaggio; utilizzando, ovviamente, termini che si addicono a ciascuno di essi. Esempio per Lancillotto- disarmato cavaliere.
Si continua con “Sabbia”, si intraprende il vero e proprio viaggio tra passato e presente. Si raccontano più che altro le sensazioni che, in ogni poesia, il protagonista sente e vive dentro.
E così via, anche per “Martire” -Giordano Bruno, Edmond Dantès, Pulcinella, Artù. Questi i nomi, ognuno con gran passato e storia dietro che raccontano, tramite le loro peculiarità, il destino che li ha colpiti.
E poi, H2O, VITA, diremmo finalmente. 2021, per raccontare un po' quello che abbiamo vissuto e le sensazioni che abbiamo provato. In particolare, la sensazione di vuoto che abbiamo pensato, forse tutti i giorni, sarebbe stata incolmabile. E sarebbe rimasta tale. Ma soprattutto, l’umanità e la realtà rappresentata attraverso quegli oggetti che mai avremmo pensato far parte del nostro “Oggi”.
E, infine, “Estasi” la parte del libro di Michele che forse ho preferito, proprio perché fuoriesce quell’Estro di cui abbiamo bisogno parlando di amore, emozioni e sensazioni. Del presente e passato.
Ventiquattro poesie racchiuse in cinque raccolte, tutte da divorare.
 
Ebbene si cari lettori, vi consiglio di dare spazio alla vostra fantasia, forse viaggiarci più che altro e godervi le poesie del nostro Michele.
 
 
A cura di Genesis Bridge

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