Oblivion mercoledì e giovedì al Teatro Morlacchi
Gli Oblivion, i cinque artisti, cantanti e attori, cabarettisti e comici, con il loro originalissimo modo di fare teatro divertiranno il pubblico del Morlacchi di Perugia, mercoledì 30 e giovedì 31 gennaio, con Oblivion Show 2.0 – il sussidiario.
Un successo nato in rete, ad oggi sono più di due milioni i contatti ricevuti dai I promessi sposi in dieci minuti, il video messo online su You Tube dal gruppo nel 2009 con l’intento di raggiungere il grande pubblico. Dal web al teatro il passo è stato breve, anche grazie alla divertita ma rigorosa regia di Gioele Dix lo spettacolo sta ottenendo un successo strabiliante, due stagioni di tour e oltre 200 repliche nei più importanti teatri italiani.
Gli Oblivion strizzano l’occhio al cabaret, ma anche al café-chantant, praticano una satira (di costume, ma non solo) così garbata da essere anche più corrosiva, inventano giochi tra musica e linguaggio. Come numi tutelari hanno il Quartetto Cetra e Rodolfo De Angelis, Giorgio Gaber e la follia organizzata dei Monthy Python, il tutto legato dalla sorprendente capacità vocale e interpretativa di un gruppo che fa della professionalità e della precisione scenica la sua linea guida.
Oblivion Show 2.0 – il sussidiario, non è semplicemente la versione “aggiornata” del precedente fortunatissimo show, ma una vera e propria evoluzione dello stile che riesce a mescolare Lady Gaga con J.S. Bach e Tiziano Ferro con William Shakespeare.
Con la consueta eleganza e irriverenza, i cinque madrigalisti post moderni raccontano storie epiche o semplici avvenimenti quotidiani giocando continuamente con la musica. Il più delle volte massacrano canzoni e testi famosi per ricomporli in modi surreali, altre volte si cimentano con virtuosistici esercizi di stile e canzoni originali. Come in ogni sussidiario che si rispetti, in questo nuovo spettacolo troviamo tutte le materie: dal solfeggio alla storia, fino alla grande letteratura italiana dove Dante e Pinocchio cantano le loro avventure in soli sei minuti. Gli Oblivion utilizzano almeno un secolo di materiale musicale italiano servendosi delle canzoni come di un alfabeto privato, per montare, intrecciare, deformare, riciclare in modo da costruire uno scintillante palinsesto canoro, al tempo stesso omaggio ai grandi e sberleffo ai meno grandi, in cui si raggiunge un miracoloso equilibrio tra citazione e creatività, tra umorismo e commozione. Giocano per tutto lo show, indossando le vesti ora di innocenti boyscout alle prese con un perfido disturbatore, ora rievocando le fumose atmosfere del Café-Chantant. Il cronometro scorre inesorabile e con ritmo forsennato tra motivetti retrò, sonorità tecno ed estetica Bollywoodiana. Tuttavia lo spettacolo non è solo una corsa contro il tempo, travestimento e giocoleria musicale. Nel susseguirsi degli sketch, tra un cazzotto e una canzone mimata, si nasconde uno sguardo beffardo ma acuminato su una società che assomiglia sempre di più a una parodia.
Gli Oblivion partecipano, giovedì 31 gennaio, alle 17,30, al Teatro Morlacchi, all’incontro con il pubblico tenuto dal Prof. Alessandro Tinterri, docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo e di Storia e Critica del Cinema dell’Università degli Studi di Perugia. Al termine presso il Caffé del Teatro, l’Azienda agraria Terre de la Custodia offrirà al pubblico una degustazione dei propri vini.