Presidente degli Stati Uniti concede prestiti per rilanciare il programma nucleare.
Nuove centrali nucleari saranno costruite probabilmente in Georgia a partire dal 2016 o 2017.
Il Presidente Obama, ieri in visita presso un centro di sviluppo per energie pulite, a Washington, ha dato il nulla osta alla concessione di prestiti per un ammontare di 8.3 miliardi di dollari, circa 6 miliardi di euro, per la costruzione di centrali nucleari a Burke, in Georgia. L'annuncio ha rilanciato la necessità di dotarsi di impianti energetici di nuova generazione, puliti e sicuri, dopo quasi trenta anni di blocco agli investimenti sul nucleare. Si tratta di un progetto che consente di ridurre drasticamente le emissioni di CO2. Secondo gli esperti, le centrali, per ora due quelle previste, potrebbero esser costruite e rese operative entro il 2016 o al più entro il 2017. Le centrali potrebbero produrre energia per più di un milione di individui, creando diverse migliaia di posti di lavoro. Obama, in occasione della presentazione del nuovo progetto energetico ha affermato che: “Su una questione come quella energetica” che condiziona fortemente l’economia statunitense, quella mondiale e il futuro del nostro pianeta, “non possiamo continuare a essere bloccati nel vecchio dibattito tra destra e sinistra, tra ambientalisti e imprenditori». Una sola centrale atomica, ha continuato il Presidente, consentirebbe infatti di ridurre di oltre 16 milioni di tonnellate le emissioni di CO2 rispetto a un impianto a carbone. Fonte legale di questa nuova politica energetica è una legge del 2005 che delega al Dipartimento dell'Energia la facoltà di emettere prestiti in garanzia, per un tetto massimo di 18,5 miliardi di dollari. Per raggiungere una maggiore efficienza energetica dovrebbero esser stanziati oltre 130 milioni di dollari in cinque anni.