Quando l'interpretariato fa gol. Lingue, calcio e mediazione: la squadra perfetta
È una figura professionale chiamata a operare spesso in situazioni di grande pressione e sotto i riflettori dei media, e che deve maneggiare competenze trasversali ed estremamente specifiche: è l'interprete calcistico, la “voce” di allenatori e giocatori, una delle tante declinazioni lavorative del mondo della mediazione linguistica. Una figura sempre più importante nel panorama calcistico contemporaneo – globalizzato e milionario – di cui si discuterà con esperti e addetti ai lavori giovedì 9 marzo, alle 15, nell'Aula Magna della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici (SSML) di Perugia, a Case Bruciate, nell'incontro Lingue, calcio e mediazione: la squadra perfetta, promosso dalla facoltà perugina. Particolarmente ricco il programma degli interventi previsti, a partire dalla presenza di Bruno Redolfi, responsabile tecnico nazionale dei Centri federali territoriali e dell'Area scouting della FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio, in passato sulle panchine come vice allenatore anche a Parma, Perugia e Ascoli, che parlerà di cosa vuol dire allenare in un'altra lingua, e Alessia Hughes, interprete FIFA e UEFA, al lavoro in Italia con Atalanta, Fiorentina (è stata l'interprete di Franck Ribery al suo arrivo in viola), Inter, Lazio e Napoli e, all'estero, con Olympique Marsiglia e Paris Saint-Germain, che approfondirà la figura dell'interprete nel calcio, tra linguaggio tecnico e comunicazione istituzionale.
“Come SSML – sottolinea la direttrice Catia Caponecchi – vogliamo stare sempre al passo con l'evoluzione delle esigenze professionali della contemporaneità. Per questo, in sinergia con il direttore didattico Lorenzo Lanari, abbiamo lavorato per proporre questo tipo di conferenza, visto che sempre più studenti chiedono di laurearsi con tesi legate ai linguaggi del calcio”.
Visto che tra i compiti dell'interprete c'è anche quello di fare da tramite tra protagonisti del calcio e mass media, ecco che giovedì a Mediazione Linguistica interverranno anche i giornalisti Marco Taccucci, telecronista, e Gianni Bianco, giornalista Rai e autore del libro Super Santos subito (Santelli editore), il racconto di una generazione cresciuta a pane e calcio, per spiegare come la voce e una penna possono raccontare al meglio un gol. Calcio lingua universale, quindi, come universali sono le 34 storie raccolte dallo scrittore e romanziere spagnolo Toni Padilla nel libro Atlas de una pasión esférica, tradotto dal giovane interprete Luca Ripari, ex studente della SSML – che nel corso dei suoi quasi 50 anni di attività ha formato più di 2500 studenti diventati interpreti, traduttori, consulenti aziendali e liberi professionisti in Italia e in Europa – tra i relatori dell'incontro di giovedì 9 marzo con un intervento dedicato al rapporto tra calcio e traduzione, partendo proprio dal suo lavoro di laurea dedicato al volume di Padilla.