Sarah Scazzi : un triste epilogo

Sarah Scazzi : un triste epilogo

I protagonisti. Lo zio Michele Misseri, la zia Cosima (sorella di Concetta Serrano Spagnolo, madre di Sarah), le cugine Valentina e Sabrina, la madre Concetta e ovviamente Sarah Scazzi.
La vicenda. Il 26 agosto scorso, ad Avetrana in provincia di Taranto, la giovane quindicenne Sarah Scazzi, aveva appuntamento con la cugina Sabrina per poi andare insieme al mare. A dire dei parenti Sarah non è mai arrivata. Sono così iniziate le indagini che hanno, attraverso i media d'informazione, coinvolto tutta l'Italia. Si è a lungo brancolato nel buio e molte ipotesi sono state fatte. Il ritrovamento del cellulare della ragazza da parte dello zio ha ribaltato le indagini, facendo cosi ricadere i sospetti sui famigliari della vittima. Dopo un lungo interrogatorio da parte dei carabinieri, lo zio è crollato e ha confessato l'omicidio, indicando loro il luogo dove poi hanno ritrovato il corpo inerme.
La confessione. Michele Misseri, lo zio della vittima, dopo un interrogatorio durato 15 ore, ha confessato di aver ucciso la nipote minorenne e, di aver nascosto il cadavere in un pozzo - cisterna vicino al luogo in cui era stato qualche giorno addietro ritrovato il cellulare, all'interno del suo podere. La notizia è stata appresa in diretta televisiva, persino dalla madre della vittima Concetta Serrano Spagnolo, tramite la trasmissione “Chi l'ha visto” su Raitre. Le autorità sono subito partite alla ricerca del corpo privo di vita riportato in luce solo la mattina del 7 ottobre dopo delle ricerche durate tutta la notte.
Interrogativi, perplessità e dichiarazioni contrarie sull'accaduto.
Nei 42 giorni che hanno presieduto il ritrovamento del cadavere della giovane donna tramite i suoi 3 profili di facebook e il suo diario si è tracciato il profilo di una comune ragazza di 15 anni, con i suoi sogni, le sue paure, i suoi desideri... Il suo diario affronta anche “umiliazioni” ricevute a scuola e qualsiasi avvenimento riguardante la vita della ragazza. Come mai, una ragazza che dice tutto nel suo diario non cita mai le presunte molestie dello zio?
Quando si è scoperto la verità grazie alla confessione dello zio, ormai crollato, ci è stato detto che Sabrina sapesse qualcosa riguardo le presunti molestie di suo padre nei confronti della cugina Sarah. Come mai davanti le telecamere durante l'intervista ha sempre negato?
Uno dei due legali della famiglia Scazzi, l'avvocato Nicodemo Gentile nella stessa intervista ha dichiarato due cose diverse - E' stato sconsigliato alla madre di Sarah di vedere il cadavere della figlia, è meglio se lo ricorda con il sorriso, dato lo stato attuale di decomposizione - e nella stessa intervista poi dichiara - E' stato impedito alla madre di vedere il cadavere della figlia. Insomma è stato sconsigliato o vietato? Sono due cose diverse. Sconsigliare per evitare un trauma, è un consiglio; vietare un diritto, è inammissibile.
Secondo le dichiarazioni di Sabrina, la prima volta che ha tentato di chiamare la cugina il telefono ha squillato mentre invece la seconda volta ha trovato il cellulare spento. Quando quel cellulare è squillato, la cugina era in casa Misseri probabilmente già morta. Se il cellulare era in modo vibrazione possiamo capire come mai non è stato udito, nonostante si trovasse nello stesso luogo da cui è partita la chiamata, ma se cosi non fosse, nessuno ha udito nulla in casa?
L'omicidio avvenuto per strangolamento si sarebbe svolto nel garage, con tanto di scatole e attrezzi appesi sulle pareti, come in quasi tutti i garage. Possibile che non abbia tentato di divincolarsi o tirando con i piedi l'infradito contro qualcosa, o facendo cadere qualche cosa a terra, e che il rumore causato non abbia attirato l'attenzione di nessuno dentro casa Misseri?
Il mistero non è ancora risolto, vi sono troppe domande e incongruenze fra i vari racconti da parte dei vari protagonisti dell'accaduto.
In un contesto cosi confusionario, è confuso anche il movente dell'omicidio.
E se in realtà si trattasse di un incidente con occultamento di prove; considerando che Michele Misseri non era da solo in casa? Sappiamo con certezza che proprio il giorno prima della sparizione, ovvero il 25 agosto, vi è stata una violente lite fra Sabrina e Sarah. Ammettiamo che quando è arrivata a casa della cugina la lite è ricominciata e come può succedere si sono messe le mani addosso e per disgrazia, per incidente Sarah rimane uccisa. Qui si creerebbe una situazione di panico da parte di Sabrina. Mettiamoci al posto di Sabrina, in questo caso inventato. Da chi andreste se non dal proprio padre, che sappiamo era presente? Il padre ha già 53 anni e la sua vita l'ha fatta... la figlia Sabrina, invece, deve ancora costruirla. Come avrebbe reagito il padre se i fatti fossero andati come descritti in questo racconto immaginario? Probabilmente avrebbe potuto dire alla figlia “ora ci penso io” e fare quello che poi ha dichiarato ai carabinieri, per evitare alla figlia, ormai maggiorenne, il trauma della prigione.
Le indagini continuano, non ci resta che sperare che la verità venga a galla.
Questo è tutto da Araxan, utenti di Radiophonica.com a voi la parola!

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Collaboratore
Cronaca Nazionale