Scandalo false cooperative.

Scandalo false cooperative.

Gli schiavi del Natale.
Per le feste di Natale avanza una nuova tipologia di lavoratori sottopagati e con scarse tutele: gli schiavi di Natale, soci delle cooperative. Non sono i classici aiutanti di Babbo Natale, sono precari e precarie che cercano di arrivare a fine mese sbarcando il lunario. Iniziano a lavorare nelle numerosissime boutiques che vendono al grande pubblico articoli per le feste di Natale. Entrano nei centri logistici che riforniscono gli scaffali dei supermercati di luci e decorazioni ed escono che è già notte. I soci delle cooperative sono sfruttati in maniera selvaggia, vittime di datori di lavoro senza scrupoli. Gli schiavi di Natale, così vengono chiamati in questo periodo dell’anno, hanno meno diritti dei dipendenti delle aziende classiche e quando denunciano la situazione di sfruttamento ai sindacati spesso subiscono forti ritorsioni da parte dei datori di lavoro. La situazione ai sindacati è nota dal 2008, ma ultimamente hanno cominciato ad arrivare le prime denunce del sistema del lavoro nero nella piattaforma Dhl di San Giuliano Milanese. Da ultimo, ne ha parlato un giovane extracomunitario, che racconta la sua esperienza: “Ho girato diverse cooperative. I nomi cambiavano in continuazione ma i responsabili erano sempre gli stessi. L'ultima non mi consegnò mai il contratto di assunzione. Ma il quindici di ogni mese un caporale mi pagava in contanti. La mia busta paga era sempre a zero ore. Lavoravo nel settore carico con una mansione pericolosa, che richiedeva, però, velocità e lucidità. Poi abbiamo contattato il sindacato e ci siamo ribellati. Ma quando tornai in azienda, l'addetto alla sicurezza non mi fece entrare: ero licenziato’’.

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Collaboratore
Cronaca Nazionale