Snow in Damascus live al Marla 3 marzo| Ascolta l'album di debutto Dylar

Snow in Damascus live al Marla 3 marzo| Ascolta l'album di debutto Dylar

Snow in Damascus! live al marla martedi 3 marzo.
la band umbra porta in giro il suo album Dylar e questo martedi 3 marzo saranno ospiti al Marla in pieno centro storico a Perugia (Via Bartolo) 
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“Snow in Damascus!” ruota attorno a Gianluca Franchi e ai pezzi che nel 2011 comincia a suonare insieme a Matteo Bianchini e Davide Besi (reduci da una lunga esperienza nei Moleskin), con l'idea di dare vita ai nove brani che si sarebbero aggregati in Dylar. In seguito le collaborazioni si moltiplicano, per far giungere ogni canzone alla sua forma definitiva, coinvolgendo Andrea Ottaviani (chitarrista, anche lui nei Moleskin), Michele Mandrelli (elettronica e voce), Giorgia Fanelli (voce) e Ciro Fiorucci (batteria), il tutto sotto l’orecchio vigile di Michele “Parola” Pazzaglia (Paolo Benvegnù) che cura lungo un arco di tempo dilatato le registrazioni e il mixaggio nel suo Jam Recordings Studio.
 
“Snow in Damascus!” diventa così qualcosa di più che un progetto solista, e chi ci suona dentro ora è qualcuno che pensa che certe cose già dette vada bene ripeterle, che anche provare a dare i nomi alle cose vada bene e alla fine il nome "folktronica" (che non avevano mai sentito prima e ancora non sanno bene cosa voglia dire) non sia così brutto, e che chiedersi se cantare in italiano o inglese sia un problema per chi se lo pone.
 
“Dylar” è il farmaco che attenua la paura della morte in “Rumore Bianco” di Don DeLillo.
Del libro in questione, ciò che lambisce il disco di Snow in Damascus! è il potere della catastrofe, nella sua capacità di stagliarsi sull’orizzonte del rumore di fondo in cui viviamo e di creare empatia fra sconosciuti, così come il fascino stesso che essa esercita, quell’attrazione atavica che spinge ad assaporare l’enormità di eventi terribili, come spinti in avanti verso un luogo dove c’è già rinascita.
 
In una intervista, lo scrittore dichiarò che il significato della parola “dylar” fosse “muori” e “ridi”: i pezzi di questo disco sono tesi nella ricerca di quel limite tra il prima e il dopo, tra l’inevitabile e il possibile, tra il subìto e il desiderato, e cercano di dar voce a un disperato recupero emotivo, al richiamo a resistere a un intorpidimento della sensorialità, per creare una fessura attraverso quel rumore bianco di fondo che rende tutto indistinto, quella saturazione che ci avvolge e finisce per nasconderci gli uni agli altri.
 
SNOW IN DAMASCUS!
Gianluca Franchi: chitarra acustica e voce
Giorgia Fanelli: voce e percussioni
Michele Mandrelli: synth, elettronica e voce
Ciro Fiorucci: batteria acustica e elettronica
Matteo Bianchini: basso e clarinetto 
 

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