Terra chiama Samantha all’ #ijf19

Terra chiama Samantha all’ #ijf19

di Giovanni Mogetti
 
Quest’anno il Festival Internazionale del Giornalismo ha avuto il piacere di ospitare una importante conferenza tenuta da Samantha Cristoforetti, astronauta italiana conosciuta soprattutto per aver preso parte alla missione ISS Expedition 42/43 Futura, partita dalla Terra per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale nel 2014. Accompagnata dagli interventi della giornalista scientifica Silvia Bencivelli (Rai 3), la Cristoforetti ha potuto presentare al pubblico del Teatro Morlacchi il suo libro “Diario di un’apprendista astronauta”, pubblicato nel 2018.
Il pretesto per ripercorrere la sua storia parte dal racconto di un episodio importante che diventa quasi comico, ossia la telefonata decisiva che aspettava da tempo (e che in un primo momento aveva perso!) che confermava la sua partecipazione effettiva alla missione, occasione che avrebbe dato una svolta alla sua vita professionale, ed arriva fino all’interminabile momento prima del lancio. Ella prosegue descrivendo, inoltre,  il rapporto professionale ma al contempo amichevole con i suoi colleghi di altre parti del mondo, nonché gli innumerevoli studi e test di ogni sorta, finalizzati alla preparazione per la vita all’interno della Stazione Spaziale.
È infatti la sconda parte dell’incontro, dedicato al racconto della missione e dei mesi passati in orbita accanto alla Terra, che desta più curiosità nel pubblico, con domande riguardanti soprattutto la quotidianità delle giornate, dedicate principalmente alla ricerca scientifica di fenomeni osservabili solamente in presenza di una gravità così tanto ridotta. La Cristoforetti cerca di soffermarsi molto sinteticamente sui lavori minuziosi  e qualsiasi altra attività che lei e i suoi colleghi eseguivano ogni giorno, che fossero stabilire comunicazioni con i centri di controllo intorno al mondo, o il cercare di adattarsi a vivere e dormire in una Stazione spaziale, tutti aneddoti peraltro presenti nel suo libro. 
 
Probabimente non sarà stata casuale la scelta di aver scritto un memoir: la Cristoforetti dichiara, al termine della conferenza, di come la lettura, in particolare di storie di fantascienza e di avventura, sia stata importante fin da bambina per la sua crescita personale e di come quasi certamente l’abbiano portata ad intraprendere un determinato percorso fatto di innumerevoli successi ed inevitabili errori del mestiere, che potremmo sicuramente conoscere meglio attraverso le pagine di questo libro.

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