Umberto Galimberti all'Umbria Green Festival

Il 1 luglio 2023 è stato ospite all’Umbria Green Festival il filosofo Umberto Galimberti.
L’evento si è svolto a Deruta, in Piazza dei Consoli, alle 18:30.
Il tema affrontato, coerente con l’obiettivo del festival, era il disagio giovanile nell’età dei cambiamenti climatici.
Il professor Galimberti parla della tecnica, che da strumento dell’uomo diventa protagonista della storia. La tecnica, però, rovina anche il mondo dal punto di vista ecologico, afferma Galimberti, criticando  la presunzione dell’uomo di poter comandare la natura. 
Ne è un esempio la pandemia vissuta recentemente, che ha visto la natura riappropriarsi del proprio equilibrio in assenza della pesante e assidua azione dell’uomo. 
Il filosofo indaga sull’origine della storia e ancora una volta risale ai Greci. Parlando di kairos, sostiene come i Greci avessero una concezione ciclica del tempo, ben distante, tuttavia, dalla concezione del tempo giudaico-cristiana basata sulla linearità passato-presente-futuro. 
In questa linearità, il passato è peccato, il presente è redenzione, il futuro è salvezza.
Allo stesso modo per la scienza il passato è ignoranza, il presente è ricerca e il futuro è progresso.
Ma siamo davvero sicuri che sia così?
La tecnica è manipolazione della natura e l’uomo ne è il padrone. 
Questo principio, largamente trattato nel suo libro “L’età della tecnica e la fine della storia”, attraversa tutte le epoche e giunge alla conclusione che l’uso del denaro e il progresso abbia completamente annullato e annichilito l’Occidente.
Al disagio della natura Galimberti lega il disagio giovanile.
L’assenza di un futuro certo o rassicurante contribuisce a creare nei giovani un senso di confusione e smarrimento i quali vengono contrastati, o “anestetizzati”, da alcol e droghe dagli stessi giovani. 
Con dispiacere collettivo, l’evento è stato interrotto in anticipo causa pioggia, ma è stato, ad ogni modo, accolto e apprezzato tra applausi e foto.