In un altro Mondo: è Clelia la vincitrice per l'edizione 2017

In un altro Mondo: è Clelia la vincitrice per l'edizione 2017

 
 
Destinazione Haiti per Clelia, laureata all’Università di Perugia, una dei 4 vincitori di In Un Altro Mondo.
 
Dopo un mese di volontariato carico di emozioni ed esperienze che rimarranno per sempre nei loro cuori, la vita di Clelia, Federica, Marta e Angelo non sarà più la stessa.
 
Dopo aver valutato le numerose candidature pervenute la Giuria ha proclamato i vincitori della 4a edizione del contest In Un Altro Mondo, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana in collaborazione con Caritas Italiana. Con altri 16 coetanei hanno partecipato, nel mese di maggio, ad un “Camp di formazione” realizzato con il contributo di un panel di relatori di spicco nel campo del sociale; attraverso giochi di ruolo, dinamiche di gruppo e colloqui individuali i formatori hanno selezionato i 4 vincitori del progetto di volontariato che si conferma un’occasione straordinaria per avvicinare i giovani al Vangelo vissuto attraverso l’amicizia e la fraternità più vera.
 
 
 
Laureata all'Università di Perugia in Mediazione linguistica Clelia Marri, ventiduenne di Torgiano, ha tre punti fermi: viaggiare, fotografare, passione trasmessa dal padre, e fare volontariato con Intercultura. 
 
Sportiva e desiderosa di trasferirsi, in un prossimo futuro, a San Pietroburgo per insegnare ai bambini, Clelia raggiungerà i volontari impegnati ad Haiti in un progetto Caritas di ricostruzione a seguito dei danni provocati dal passaggio dell’uragano Matthew, che nell'ottobre del 2016 ha provocato quasi mille vittime ad Haiti. La giovane volontaria parteciperà attivamente a progetti di sviluppo dell'agricoltura e ricostruzione di piccole abitazioni, soprattutto nelle zone rurali. Sarà impegnata anche in azioni di prevenzione igienica e sanitaria verso la popolazione e attività di animazione con i bambini.
 
“C’è un interesse molto forte dei giovani verso il bene comune e il volontariato. C’è molta propensione alla spiritualità che significa, a volte, vicinanza al credo religioso e, in altre, semplicemente trovare un senso della vita. In un mondo dove sembra che prevarichi l’indifferenza, l’individualismo, il protagonismo, bisogna offrire ai giovani messaggi positivi, di condivisione e di misericordia. Questo progetto di comunicazione - sottolinea Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa cattolica -non punta i riflettori sui vincitori, ma su coloro che andranno a visitare. Il premio consiste nell’offrire se stessi a chi non ha nulla. Quindi chiederemo ancora una volta ai 4 giovani che partiranno ad agosto di mettere per un mese al centro della propria vita gli altri, di impegnarsi anima e corpo nella missione di volontariato e di misurare il proprio successo con la capacità di servire il prossimo in modo fraterno. I risultati? Li valuteranno facilmente già sul posto, in relazione a quanti sorrisi, abbracci e carezze riusciranno a ricevere”.
 
I ragazzi partiti nelle edizioni precedenti hanno dichiarato che dopo questa esperienza la loro vita è cambiata. In meglio. Tutti sono tornati più ricchi di umanità grazie alla condivisione di quel poco che c’era con gli orfani, i malati, i poveri, i dimenticati.
 
 
 
Tablet alla mano i ragazzi pubblicheranno quotidianamente video, racconti e sensazioni per condividere in rete la loro straordinaria esperienza.
 
 
 
Gli aggiornamenti relativi al viaggio di Clelia saranno pubblicati sul sito www.inunaltromondo.it
 

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