Un anno di coesione e impegno al servizio del territorio e della società civile

Un anno di coesione e impegno al servizio del territorio e della società civile

Il Magnifico Rettore, Professore Maurizio Oliviero, ha incontrato lo scorso 22 dicembre in streaming la Comunità accademica dell'Università degli Studi di Perugia, con l'intento di formulare gli auguri per le imminenti festività, tracciare un bilancio dell'anno che si avvia alla conclusione e offrire alcune anticipazioni sulle numerose attività in programma per il nuovo anno. Insieme al Magnifico Rettore, erano presenti il Pro Rettore, Professore Fausto Elisei, i delegati rettorali e i direttori dei 14 dipartimenti dell'Ateneo, il Direttore Generale, Dottoressa Anna Vivolo, e il Presidente del Consiglio degli Studenti, Signor Gianluca Menichelli.  
L'incontro, aperto dal "Gaudeamus Igitur" cantato dal coro dell'Università degli Studi di Perugia, è stato aperto dal Magnifico Rettore, il cui primo affettuoso pensiero è andato a tutte le colleghe e colleghi che hanno sofferto la perdita dei propri cari a causa della pandemia, la quale ha costretto la nuova governance, a soli tre mesi dal suo insediamento a misurarsi con una realtà assolutamente inedita e perfettamente riassunta dall'immagine odierna dell'Aula Magna: un'aula piena di poltrone vuote.
Il Rettore ha sintetizzato le difficoltà che insieme al Pro Rettore, alla governance, allo staff, è stato necessario affrontare per la situazione causata dal coronavirus, sulla quale non esistevano linee guide né protocolli di riferimento. In quei frangenti – ha sottolineato il Rettore - le priorità sono state la tutela della salute e la prosecuzione delle attività didattiche, di ricerca e amministrative, obiettivi che sono stati raggiunti grazie al lavoro di grande coesione espresso dall'intera comunità: "una enorme coesione di cui personalmente vi ringrazio" . Ha quindi ricordato e ringraziato per lo straordinario ed encomiabile lavoro svolto dal Pro Rettore e dai componenti dal Tavolo di Ateneo di Coordinamento Interno per la gestione dell'emergenza epidemiologica, dalla governance e dai direttori dei dipartimenti che, fin da subito, "hanno condiviso con noi i momenti più delicati, le strategie e le soluzioni possibili, permettendoci così di anticipare gli eventi che si sarebbero potuti determinare". 
Il Magnifico ha poi salutato il Direttore Generale uscente, la dottoressa Tiziana Bonaceto, per l'importante lavoro svolto, e dato il benvenuto sia al nuovo Direttore Generale, la dottoressa Anna Vivolo, esprimendo la certezza che, grazie al suo lavoro "darà un grande impulso a molte delle attività che fanno parte dell'agenda di questo nostro mandato e della governance", sia al nuovo Garante d'Ateneo, il dottor Fausto Cardella, il quale svolgerà ruolo delicato e importante, nell'ambito di un percorso complessivo caratterizzato da trasparenza e volontà di semplificazione dei processi. 
Il Rettore ha poi evidenziato con orgoglio come l'Ateneo sia stato in grado, nonostante la pandemia, di tracciare nuovi cammini: in primo luogo con l'unificazione dei dipartimenti dell'area medica, grazie alla quale è stato possibile incrementare il numero degli studenti dei corsi di laurea in Medicina e degli specializzandi, e affermare un rinnovato senso di comunità e di appartenenza. "Ringrazio le colleghe e i colleghi dell'area medica per questo straordinario risultato, concluso con la nomina del nuovo direttore, il Professore Nicola Talesa, al quale facciamo i nostri migliori auguri".  
Ha poi ricordato l'attività del Pro Rettore Professore Fausto Elisei nell'implementazione di numerose attività presso le biblioteche universitarie, l'avvio del processo di rinnovamento del portale d'Ateneo, l'elaborazione di una nuova immagine coordinata e l'approvazione del primo Piano di comunicazione, oltre che la presentazione al Ministero del progetto per la realizzazione del primo Polo scientifico-tecnologico.  
Il Rettore ha evidenziato anche l'attivazione di una serie di servizi, fra i quali il Gruppo operativo di supporto, a sostegno delle attività di terza missione e di trasferimento tecnologico; l'attività svolta dall'Orientamento e dal Job placement per comunicare efficacemente con i giovani attraverso modalità digitali, una sfida dalla quale l'Ateneo è uscito vittorioso, come testimonia il significativo incremento delle immatricolazioni per il prossimo anno accademico. "Ci siamo presi cura, soprattutto nella prima fase, di tutti i nostri studenti all'estero, e di tutte le studentesse e gli studenti che hanno e avevano scelto la nostra sede per il loro percorso di mobilità internazionale. Ma non solo: durante quest'anno abbiamo approvato numerosi corsi con doppio titolo, che danno il senso concreto della visione internazionale su cui vogliamo informare questo Ateneo."  
Ha quindi sottolineato come sia stata avviata una modalità del fare ricerca all'interno dell'Ateneo, fortemente caratterizzata da multidisciplinarietà e integrazione interdisciplinare, anche grazie al supporto dei "project manager di prossimità", le nuove figure professionali che a breve affiancheranno i ricercatori nel progettare ricerche innovative capaci di intercettare nuove risorse, e dialogare con un mondo contemporaneo dove le scienze umane e l'innovazione tecnologica sono chiamate a governare insieme i processi.  
Il Rettore ha ricordato le significative iniziative dedicate al benessere e alla tutela dei membri della Comunità accademica, realizzate con la collaborazione dei rappresentanti del personale tecnico del nostro Ateneo, fra le quali la campagna "Nastro rosa" contro i tumori femminili e la recente inaugurazione dello Sportello antiviolenza, fino alle numerose azioni di attenzione nei confronti delle disabilità.  
"Voglio ricordare, inoltre – ha proseguito il Professore Oliviero –, l'importante lavoro fatto sulle sedi decentrate: stiamo elaborando una serie di azioni di potenziamento delle nostre sedi decentrate e tra pochi giorni presenteremo una serie di corsi universitari nuovi ed innovativi che saranno destinati ad essere erogati presso il Polo scientifico didattico di Terni, perché su quell'area il nostro Ateneo crede ed intende investire".  
E' stato poi ricordato il lavoro svolto dalla governance sulla semplificazione amministrativa e dei regolamenti e quello della Commissione preposta all'elaborazione della programmazione relativa ad un prossimo consistente reclutamento di ricercatori, con il quale nel corso del 2021 saranno assegnati 53 posizioni da Ricercatori a tempo determinato di tipo B, in aggiunta alle 28 già assegnate dal Ministero dell'Università al nostro Ateneo nel 2020. "Questo significa che in un solo anno siamo riusciti ad attrarre 81 nuove posizioni, ovvero una risposta importante per i nostri giovani ricercatori precari.  
"Dobbiamo inoltre essere particolarmente orgogliosi del ruolo svolto da questo Ateneo per il suo territorio, consolidando l'autorevolezza dello Studium agli occhi dell'intero Paese. L'Università degli Studi di Perugia si è messa a disposizione – ha proseguito il Magnifico Rettore – realizzando uno straordinario lavoro di brainstorming che ha generato trenta idee per la ripartenza post-Covid, molte delle quali sono già dei progetti concreti. Ma non solo: nei laboratori universitari ad aprile sono stati sintetizzati i reagenti che servivano al sistema sanitario nazionale per combattere il virus, così come ora i nostri studenti degli ultimi anni di Medicina realizzano l'attività di tracciamento del contagio, consentendo così alla nostra Regione di arginarne la diffusione. In quest'ambito, poi, lasciatemi ricordare l'importantissimo lavoro svolto dal Comitato tecnico scientifico presieduto all'interno dell'Ateneo dai nostri colleghi, che ha dato un contributo molto importante anche al Comitato tecnico scientifico regionale, e i lavori prossimi alla conclusione di definizione della convenzione fra Università e Azienda Ospedaliera, grazie alla quale continueremo a svolgere un ruolo da protagonisti anche su temi innovativi quali la telemedicina e la medicina territoriale".  
"Il nuovo anno – ha concluso il Magnifico Rettore Professore Maurizio Oliviero – sarà un anno di grandi sfide: la completa riorganizzazione dell'Amministrazione universitaria, la realizzazione di una nuova visione della didattica e ricerca: intendiamo partecipare al dibattito sulla trasformazione delle nostre Università. E' questa la sfida che dobbiamo raccogliere, non solo perché abbiamo più di sette secoli di storia, ma soprattutto perché abbiamo le competenze per farlo. 
Non dismetteremo, inoltre, il nostro impegno sul territorio: all'inizio di gennaio partirà un nuovo brainstorming per elaborare una visione di progetto integrato nel quale sarà coinvolto chiunque desidererà impegnarsi per il rilancio dell'area del Lago Trasimeno, che ha delle potenzialità veramente straordinarie. Utilizzeremo, infine, i modelli di grande flessibilità elaborati per la gestione della pandemia per ripartire, se sarà consentito, con didattica ed esami, inclusi quelli scritti, in modalità mista, per favorire gli studenti che continueranno ad avere la difficoltà di spostamento: la fase di emergenza pandemica non è finita, quindi continueremo ad agire con prudenza, senso di responsabilità e di rispetto delle regole, così come questa comunità universitaria ha fin qui mostrato di saper fare in maniera ammirabile". 
 
Il Direttore Generale dell'Ateneo, la Dottoressa Anna Vivolo, ha fatto eco alle parole del Magnifico Rettore nel ringraziare tutta la comunità accademica, ad iniziare dagli studenti "dei quali ho già avuto modo e occasione di apprezzare la competenza, il garbo e lo spirito di collaborazione in occasione degli interventi dei loro rappresentanti, sempre animati da un forte spirito di identità e di appartenenza a questa Università, della quale sono orgogliosa di fare parte". Il grazie e il plauso del Direttore è andato al personale docente, che ha garantito il proseguimento dell'attività didattica e di ricerca, al personale addetto ai servizi indispensabili e indifferibili, che ha assicurato l'apertura regolamentata al pubblico dei servizi, ai colleghi tecnici, amministrativi e bibliotecari che hanno svolto e svolgono con disponibilità e flessibilità il proprio servizio in modalità "lavoro agile", con obiettivi di risultato e senza vincoli precisi di orario, e al personale dei servizi di portineria, di pulizia, di manutenzione, che ha assicurato il proprio lavoro in un anno così difficile.  L'Università, ha sottolineato la dottoressa Vivolo, rappresenta una "comunità della conoscenza, della cultura e delle scienze, della ricerca applicata al servizio di tutti i cittadini e delle imprese, non solo perché può esercitare una importante funzione formativa ed educativa, ma anche perché può essere vista come luogo aperto, un laboratorio sempre attivo per la promozione della qualità della vita". Per questo – ha evidenziato il Direttore Generale – "dobbiamo anche essere consapevoli dell'enorme lavoro di miglioramento infrastrutturale, tecnologico e organizzativo fin qui svolto, grazie al quale è stato possibile gestire la crisi senza interrompere i servizi rilevanti. Mi riferisco alla digitalizzazione delle procedure, all'accessibilità e standardizzazione dell'infrastruttura informatica, ma ancora molto possiamo fare nella riorganizzazione dei servizi in amministrazione centrale, nei dipartimenti, nel sistema bibliotecario, nei centri di ricerca, definendo insieme più chiaramente processi e responsabilità". In prospettiva, ha affermato, sarà necessario "lavorare con impegno e determinazione per costruire insieme un percorso di crescita condiviso e trovare risposte anche innovative per reagire alle 'prove' con le quali oggi l'Università deve misurarsi. Siamo parte di un sistema interconnesso, spesso incontrollato. Siamo chiamati a guardare oltre i confini, ad agire con una velocità e secondo regole e schemi operativi prima mai sperimentati, guardando ad uno scenario globale". Il Direttore Generale ha quindi affermato la necessità di intervenire coralmente per una organizzazione interna efficiente e snella, nella condivisione di obiettivi e di intenti e con la partecipazione di tutte le figure - studenti, docenti, personale tecnico, amministrativo e bibliotecario - all'ideazione di progetti ed alla definizione di programmi, "affinché vi sia una vera e propria 'comunità di persone' che si muovono ed operano in sintonia", e venga attuata una formazione aperta, dinamica e "adattabile", che abbia cura del "potenziale umano" in ogni sua dimensione. "Accanto a immaginazione e creatività, qualità, transdisciplinarietà e networking – ha concluso la Dottoressa Vivolo, porgendo il proprio augurio per un sereno Natale e un anno nuovo ricco di soddisfazioni -  devono essere le nostre parole chiave". 
 
La Professoressa Violetta Cecchetti, Direttore del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, è quindi intervenuta in rappresentanza dei Direttori dei 14 Dipartimenti dell'Ateneo. Insieme a un cordiale saluto a tutta la governance, ai colleghi docenti, agli studenti e al personale collegato in streaming, la professoressa ha portato il saluto e gli auguri dei Direttori di Dipartimenti dello Studium e proposto alcune riflessioni sull'anno che giunge al termine.  
"Anche nella nostra grande comunità accademica – ha sottolineato -  c'è stato chi è stato colpito in prima persona dal virus o chi, a causa di questo, ha perso dei affetti importanti: a queste persone desidero far sentire la nostra vicinanza e il nostro saluto affettuoso, perché il Natale è anche il momento in cui le famiglie si riuniscono e in cui, quindi, la mancanza dei propri cari si fa maggiormente sentire". La professoressa ha evidenziato come gli studenti abbiamo mostrato di sentire l'università come una famiglia, cui si chiede anche aiuto nei momenti di difficoltà personale e che, quindi, ognuno deve sentire la responsabilità di fare dell'Università un luogo di incontro fra le persone, ciascuna con ruoli e funzioni diverse. Ha quindi evidenziato alcuni dei risvolti positivi, nonostante le difficoltà, del recente periodo: fra questi, la rinnovata importanza della ricerca scientifica, dalla quale si attende l'aiuto – grazie ai vaccini – per tornare ad una vita regolare, il rafforzato senso di comunità e di appartenenza all'Istituzione che ha consentito il lavoro corale di risposta alla pandemia, ed, infine, l'ampia condivisione e trasparenza delle politiche e delle strategie applicato dalla governance dell'Ateneo, particolarmente apprezzato ad ogni livello. La professoressa Violetta Cecchetti ha quindi concluso rinnovando gli auguri con l'invito a festeggiare il Natale con un segno di vicinanza alle persone più fragili, attraverso la raccolta fondi promossa dal Circolo San Martino per l'acquisito di doni per i piccoli ricoverati presso le strutture ospedaliere di Perugia e Terni.  
A concludere l'incontro è stato il Presidente del Consiglio degli Studenti Signor Gianluca Menichelli. "Le proposte approvate durante l'anno dal Consiglio degli Studenti toccano varie tematiche di fondamentale importanza per gli studenti e per l'intero territorio – ha detto il Presidente del Consiglio degli Studenti -: si parla di ambiente ed efficientamento energetico, un servizio di trasporti efficace e capillare in tutta la regione a prezzo agevolato, una riforma della tassazione giusta e un cambio di marcia rispetto all'orientamento al lavoro e alla figura dello studente lavoratore. Ora Regione e Università devono collaborare affinché queste proposte diventino realtà nel breve tempo per il benessere dei giovani e lo sviluppo del territorio".  

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