Una carezza con gli artigli: l’album d’esordio degli El Gato Peligroso
Compiere il primo passo è la cosa più difficile: un’affermazione banale, inflazionata ma che spesso riflette la realtà. In ambito artistico l’opera d’esordio non è solo “il primo vagito” con cui il neonato artista afferma in modo perentorio la propria esistenza nel mondo, ma è anche il frutto della sua passione e dei suoi sforzi, rendendo l’arte creata un ideale ritratto della sua anima.
Questo disco degli El Gato Peligroso è un concentrato di amore: ogni nota suonata o cantata compone una sincera e struggente dichiarazione di completa devozione allo slow rock. Gli otto brani si completano uno con l’altro dando origine a un’opera estremamente coesa nel suo sound (caratteristica che può essere anche un difetto, soprattutto nella parte centrale della track-list che procede in maniera meno sciolta rispetto alla testa e la coda). L’influenza di artisti straordinari come Nick Cave e Leonard Cohen è evidente, ma nessuna canzone scade mai nella banalità.
Come avevo avuto piacere di scrivere nella recensione del loro primo singolo “Shadow”, tutto ciò che giunge alle orecchie dell’ascoltatore è infatti indiscutibilmente genuino. Niente risulta artefatto perché la componente umana è la vera protagonista di questo disco: da “The body in the river” (ballata toccante e straziata che apre il lavoro), all’inno contro la guerra e la violenza di “Hold the fire” (impreziosito dalla stupenda sezione cantata dalla bassista Ilaria), al tormentato e toccante alt rock di “Waterfalls” (pezzo impregnato di esistenzialismo e traghettato da una sezione ritmica ineccepibile dove la chitarra di Matteo sale in cattedra e ci regala un riff eccezionale e un solo squisitamente evocativo), fino a giungere alla traccia conclusiva “I know you”, un canto di dolorosa speranza che ci chiede perdutamente solo di stringersi l’un l’altro e di sorreggerci nel viaggio tortuoso che è la vita.
“All the best moments of my life always gone too fast”, sussurra con voce rotta dall’emozione Matteo alla fine della prima traccia: sicuramente questo album non sparirà così velocemente, perciò ritagliatevi un momento della vostra giornata e godetevi il viaggio che questi tre “felini peligrosi” hanno preparato per voi.
Il 1 marzo non perdete l’Album Release Live che si terrà al PostModernissimo di Perugia alle ore 22:00. Ingresso Gratuito.
A cura di Fede Roccia