Una Margherita per Margot ...al 100dieci!

Una Margherita per Margot ...al 100dieci!

 
 
 
Una Margherita per Margot al 100dieci!
 

La vita corre così in fretta che a volte sfioriamo solo altre vite che fanno cose bellissime, piccoli, Occorre valorizzare maggiormente i gesti di solidarietà e affettoa cui spesso non diamo il meritato rilievo: sono spesso questi gesti a consolare e dare la forza di continuare a impiegare il proprio tempo, le proprie energie e idee nel volontariato.
 
 
 
 
 
 
 
Creattività invita giovani e studenti al 100dieci il prossimo mercoledì 21 ottobre 2015 per realizzare “Una margherita per Margot” da vendere poi nei mercatini e finanziare così l’associazione e le numerose campagne da esssa portate avanti.
 
 
 

 
 
 
 
 
Lo scorso 12 ottobre le margherite sono entrate in Consiglio Comunale per ricordare alla politica che ci sono dei temi urgenti da affrontare.
 
 
 
Margot Project è una associazione nata a Perugia nel gennaio 2013 con sede presso la Libertas Perugia. Da quando si è costituita, si occupa di violenza di genere anche se lo statuto prevede la possibilità che i soci si impegnino in temi più ampi, che afferiscano alla tutela dei diritti umani e alla sicurezza.
 
L’associazione è costituita perlopiù da professionisti che, nel loro percorso di lavoro o di vita si sono confrontati con la violenza di genere e che prestano la loro opera sotto forma di volontariato. Si è costituita allo scopo di mettere insieme le diverse esperienze professionali e le diverse competenze al fine di raggiungere lo stesso obiettivo: contribuire a creare una diversa cultura “di genere”.
 

 
Margot è nata dall’unione di due gruppi che già lavorano separatamente su temi analoghi.
 
Il primo formato da Vanna Ugolini, Massimo Pici e Pasquale Rossi, supportati dal Siulp (Sindacato autonomo di polizia) nel 2011 ha prodotto un’inchiesta sul tema dello spaccio a Perugia, analizzando il fenomeno in maniera più complessa e completa di quanto era stato fatto fino a quel momento. L’inchiesta si è rivelata essere il primo sasso lanciato nello stagno dell’immobilismo e della polemica cittadina, che, a quel tempo, era solo conflittuale e non costruttiva e che ha poi prodotto una discussione ampia sul tema ed è riuscita a stimolare anche tutti gli interventi che sono stati attuati e quelli che saranno messi in atto nei prossimi mesi.
 

L’altro gruppo, costituto da Angelo Biondo, Valentino Maestrini, Mario Benedetti, Marco Lalli, Monica Bordoni, (che è stata la prima presidente di Margot) era costituito da esperti di protezione personale, oltre che, in gran parte, professionisti della sicurezza, che avevano ideato e realizzato un corso teorico e pratico di protezione personale che può essere calibrato a seconda del pubblico a cui è rivolto; ad esempio donne vittime di violenza od operatori delle forze dell’ordine.

 
 
 
 
 

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