Unione europea della salute: più prevenzione e cooperazione transfrontaliera

Unione europea della salute: più prevenzione e cooperazione transfrontaliera

I deputati sono pronti a negoziare con i governi UE la proposta sull’estensione del mandato dell’ECDC e quella sul rafforzamento della risposta dell’UE alle crisi sanitarie.
La posizione negoziale sull’estensione del mandato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) è stata adottata con 598 voti favorevoli, 84 contrari e 13 astensioni. Secondo i deputati, i Paesi dell’UE dovrebbero mettere a punto piani nazionali di preparazione e risposta alle emergenze nazionali, e fornire dati tempestivi, comparabili e di qualità.
Il PE chiederà ne negoziati di sviluppare una task force sanitaria dell'UE permanente per sostenere la risposta locale dei Paesi UE. Infine, i deputati vogliono che l'ECDC copra, oltre le malattie trasmissibili, anche quelle non trasmissibili, come le malattie cardiovascolari e respiratorie, il cancro, il diabete o le malattie mentali.
Rafforzamento del meccanismo UE di risposta alle crisi sanitarie
La posizione negoziale sul rafforzamento della capacità di prevenzione, preparazione e risposta dell’UE alle crisi in caso di future gravi minacce sanitarie transfrontaliere, è stata adottata con 594 voti favorevoli, 85 contrari e 16 astensioni. Secondo la proposta, l’UE sarebbe in grado di dichiarare una situazione di emergenza sanitaria per l'UE, che farebbe scattare un maggiore coordinamento e permetterebbe lo sviluppo, lo stoccaggio e l'approvvigionamento di prodotti necessari ad affrontare la crisi.
Il testo propone misure per rafforzare il monitoraggio epidemiologico e chiede agli Stati membri di intensificare la comunicazione degli indicatori sui sistemi sanitari (come la disponibilità di letti ospedalieri, la capacità di cure intensive o il numero del personale medico formato).
Il testo chiede infine procedure chiare e maggiore trasparenza per le attività di aggiudicazione dell'UE e i relativi accordi di acquisto, oltre a un sistema di approvvigionamento comune per i dispositivi medici.
 
La relatrice sulla prima proposta Joanna Kopcińska (ECR, PL) ha dichiarato: "Le nostre proposte miglioreranno la cooperazione, garantiranno uno scambio più efficace di informazioni, competenze e buone prassi tra gli Stati membri e la Commissione, il Comitato per la sicurezza sanitaria e lo stesso ECDC. Ciò comporterà una migliore preparazione e un maggiore coordinamento della risposta al momento di affrontare le sfide sanitarie. Abbiamo anche deciso di intensificare il lavoro di analisi e modellazione. Raccogliendo ed elaborando più dati epidemiologici, l'UE può aiutare gli Stati membri a controllare i focolai senza compromettere i poteri delle autorità nazionali in materia di protezione della salute pubblica."
"L'intero sistema di prevenzione e gestione delle crisi deve essere improntato all'approccio "One Health" in tutte le politiche europee. La crisi di COVID-19 mostra quanto un problema di salute pubblica possa incidere sul buon funzionamento di tutti i settori della società europea", ha dichiarato la relatrice per la seconda proposta Véronique Trillet-Lenoir (Renew, FR). "Sono pienamente favorevole all'istituzione di una procedura standard di approvvigionamento comune per i dispositivi medici. Nei negoziati con l'industria, l'Unione europea è più forte quando parla con una sola voce, a nome di tutti gli Stati membri".
Contesto
Nell'ambito della costruzione di un'Unione europea della salute, l'11 novembre 2020 la Commissione ha proposto un nuovo quadro per la sicurezza sanitaria, basato sull'esperienza del coronavirus. Il pacchetto comprende una proposta di regolamento sulle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e una proposta intesa a rafforzare il mandato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
 

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