Visioni del reale: uno sguardo sul mondo che non vogliamo vedere

Visioni del reale: uno sguardo sul mondo che non vogliamo vedere

 
 
Visioni del Reale
 
Viaggio in un mondo che non vogliamo vedere
 
 
 
V Edizione
 
Perugia, 25 gennaio/22 febbraio 2018
 
Nuovo Cinema Méliès, Via della Viola 1
 
 
 
 
 
Rinsaldare la consapevolezza rispetto a temi globali di grande attualità. Questo è il proposito attorno al quale ruota Visioni del Reale, la rassegna cinematografica realizzata da Monimbó Bottega del Mondo in collaborazione con il PerSo – Perugia Social Film Festival, che raggiunge quest’anno la quinta edizione.
 
 
 
Ospitata, come da tradizione, dal Nuovo Cinema Méliès, la rassegna si aprirà giovedì 25 gennaio (ore 21:00) con Le catene della distribuzione di Leonardo Filippi, Maurizio Franco e Maria Panariello, il documentario che ha vinto la V edizione del Premio Roberto Morrione. Si tratta di un’inchiesta sul fenomeno del caporalato, indagato attraverso le voci di alcuni dei protagonisti: la filiera agroalimentare osservata da vicinissimo – attraversando l’Italia dal Nord al Sud – per comprenderne le meccaniche, in bilico tra legale e illegale. Al termine della proiezione, insieme agli autori, interverrà Fabio Ciconte, direttore dell’associazione ‘Terra! Onlus’, portavoce della campagna ‘FilieraSporca’ e autore di importanti inchieste, pubblicate da Internazionale, sui temi del caporalato, dello sfruttamento e della grande distribuzione.
 
 
 
Venerdì 2 febbraio (ore 21:00) il focus si sposterà sugli influssi della tecnologia nella struttura sociale del lavoro. In the same boat di Rudy Gnutti prende in esame le trasformazioni economiche e la necessità di elaborare nuovi modelli di distribuzione della ricchezza e lo fa attraverso il pensiero di grandi studiosi, da Zygmunt Bauman a Serge Latouche.
 
 
 
Un deciso cambio di rotta, venerdì 9 febbraio (ore 21:00), per raggiungere il penitenziario milanese di Bollate e, nello specifico, la sezione nella quale un’équipe di psicologi lavora con i “sex offenders”. Per raccogliere materiale per Un altro me, Claudio Casazza ha frequentato il carcere per anno e restituisce uno sguardo sensibile (mai voyeristico) sul doloroso percorso di consapevolezza portato avanti dall’Unità di Trattamento Intensificato del CIPM, primo esperimento italiano di prevenzione della recidiva per reati sessuali.
 
 
 
Il 15 febbraio (ore 21:00), il “viaggio in un mondo che non vogliamo vedere” ci condurrà – con Les Sauteurs di Moritz Siebert e Estephan Wagner – fino al Marocco, per raggiungere la comunità dei migranti africani che, sul Monte Gurugù, attendono la loro occasione di valicare la barriera che li separa dall’Europa. Il racconto sarà condotto da Abou, uno dei migranti, che – telecamera alla mano – offrirà uno spaccato netto e sincero di questa “vita di confine”.
 
 
 
L’ultimo appuntamento – giovedì 22 febbraio (ore 19:00) – sarà una serata tutta dedicata alle video-inchieste realizzate con il contributo del Co.Re.Com dell’Umbria a seguito della vittoria del Bando TV di Comunità “Terremoto: raccontare per ricostruire – Legami sociali, economia, cultura, turismo”, nelle zone dell’Umbria colpite dal terremoto del 2016. Sullo schermo del Méliès scorreranno Colpiti nel cuore: appunti per una ricostruzione (4 video-inchieste di Greca Campus, Marco Coppoli, Lucio Desiati, Luca Ferretti, Daniele Scialò, prodotte da Fondazione La Città del Sole – Onlus) e, subito dopo, Restart. Comunità resistenti (5 video-inchieste di Daniele Suraci, scritte con Filippo Costantini e Giorgio Vicario e prodotte da Associazione MenteGlocale).
 
 
 
 
 
Tutte le proiezioni (a ingresso gratuito) saranno accompagnate da incontri e dibattiti con gli autori e i protagonisti e precedute da un aperitivo equosolidale offerto da Monimbó Bottega del Mondo.
 
 
 
 
 
Sarà anche l’occasione per accendere un riflettore sulle tante attività portate avanti da Monimbó – una vera cellula di resistenza che promuove un modello di commercio alternativo – e per annunciare la nuova edizione del PerSo Film Festival (20/30 settembre 2018).
 
In attesa del bando di concorso, che uscirà a fine mese, la grande novità del 2018 sarà l’introduzione di un premio dedicato ai registi italiani, in modo da valorizzare il cinema dei reale nazionale. Restano confermate la categoria Promo – per chiunque abbia un progetto nel cassetto e qualche minuto di girato – e, a segnare il fondamentale rapporto con la città, le giurie speciali delle detenute e dei richiedenti asilo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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