Zaff 2011_ Una conferma?
Tutto confermato, nel bene e nel male. Nel bene. Confermata l'idea di una manifestazione unica, molto particolare e di "testa", che in nella regione delle 100 sagre paesane (cioè di "pancia") fà la differenza. Una manifestazione che, in un tempo dilatato di 4 giorni, permette al turista o visitatore di gustare essenze, prodotti, odori e sensazioni inebrianti, in un perfetto mix di ambiente, territorio e prodotto tipico. Se l'obiettivo principale (tra l'altro dichiarato in conferenza stampa) è di rappresentare in un unico momento il prodotto tipico, il turismo, la cultura e il buon vivere in effetti è stato raggiunto, rinforzando una manifestazione giunta adesso alla terza edizione. Appuntamenti di qualità, dimostrazioni e performance di altissimo livello, unicità e arte nella rappresentazione del bello, assaggi gastronomici e sensazioni sopratutto cerebrali, percorsi sensoriali: di questo ha potuto godere il pubblico ospite. Non è poco. Il tutto poi distribuito negli angoli più suggestivi di una città già di per sè "cinematografica", che obbliga il visitatore a vagare tra i vicoli e lo predispone positivamente alla prossima scoperta, magari dietro l'angolo. Nel male. Sarebbero auspicabili alcune migliorie logistiche, già necessarie dalle prime edizioni, proprio per facilitare questi percorsi e per non lasciare l'amaro in bocca al visitatore. Visitatore che si è appena calato in questo contesto slow, di gusto e del bello, consapevole che gli appuntamenti sono disseminati in città e in acuni casi in contemporanea. Per cui si aspetta un programma più chiaro, non può sfogliare un depliant di 16 facciate e non trovare il programma quotidiano riepilogativo, con orari disposti in senso temporale. Senza necessariamente trasformare la manifestazione di "testa" in una manifestazione di "pancia" sarebbe forse più utile (sempre per il pubblico) trovare qualche punto informativo in più, sopratutto se alcuni eventi sono spostati per motivi logistici o climatici. Si è rafforzata la sensazione che alcuni appuntamenti proposti al chiuso avrebbero bisogno di essere rappresentati all'aperto in piazza e forse alcune dimostrazioni o degustazioni rese all'aperto avrebbero bisogno di un contesto più raccolto. Nel complesso la manifestazione rimane una tra le più originali del calendario umbro, capace tra l'altro di richiamare pubblico da fuori regione. Anche questo non è poco.