Giappone: La veloce ascesa del partito basato sulla feliticità

Giappone: La veloce ascesa del partito basato sulla feliticità

Si chiama Kofuku Jitsugen-to ed è l’ala politica della setta religiosa Kofuku-no-kagaku. Che mescola buddismo, cristianesimo, confucianesimo e taoismo. Il suo fondatore, Ryuho Okawa, vuole condurre l’umanità alla ricerca della gioia.
Religione e la politica hanno dei legami di complementarità». Questo è scritto nello statuto del Kofuku Jitsugen-to, letteralmente Partito per la realizzazione della felicità, autoproclamatosi “terza via” nel sistema bipartitico giapponese.
Fondato nel maggio scorso da Ryuho Okawa, il partito è l’ala politica della setta religiosa Kofuku-no-kagaku, o Scienza della felicità, movimento visionario che mescola varie scuole buddiste con contaminazioni dal cristianesimo, dal confucianesimo e dal taoismo. Okawa, laureato in diritto sia a Tokyo che a New York, afferma di aver ricevuto nel 1981 la “Grande illuminazione”.
Nei circa 500 libri che ha scritto da allora egli sostiene di poter condurre l’intero genere umano verso la felicità, in un futuro da kolossal apocalittico hollywoodiano. «Il Giappone diventerà un centro religioso come lo sono oggi la Mecca o Gerusalemme. Nel 2050 l’arcangelo Gabriele si reincarnerà a Bangkok. Tra il 2300 e il 2400 il nuovo continente di Atlantide sarà ricreato dall’affossamento degli Stati Uniti d’America». Tanta conoscenza mistica gli deriverebbe dall’aver incarnato in sé gli spiriti di Buddha, Confucio, Cristo, Maometto e Mozart. Sua moglie Kyoko a sua volta sarebbe la reincarnazione di Afrodite nonché bodhisattva della saggezza e dell’intelletto.
Purtroppo però in questa storia c’è poco da ridere o da fare spallucce: se è lecito non credere che Okawa abbia davvero i 10 milioni di seguaci millantati, non si può ignorare che alle elezioni parlamentari di agosto il Partito della felicità ha raccolto 460mila voti in quota proporzionale e oltre 1 milione di voti allo scrutinio uninominale. Su un corpo elettorale di circa 100 milioni di individui è comunque un risultato non trascurabile. Tra un partito conservatore cotto da oltre 50 anni di governo e destinato alla sconfitta, e un partito riformista destinato a vincere ma incapace di affascinare le masse, Okawa ha offerto la sua “terza via”: «la felicità».

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