UniLapis 2024

 

CIARLETTI FLAVIA

Poesia

Sono una studentessa universitaria senza esperienza nel campo della scrittura: è una mia passione che ho portato avanti negli anni e apprezzo la possibilità di essere messa alla prova.

Opere

Ricerco le mie solitudini
nei cuori degli altri miei simili.
Pretendo gli stessi languori,
le stesse mancanze e dolori.

Rivango le vecchie passioni,
le notti d'estate passate,
le carezze segrete rubate.

Neanche loro mi conobbero mai.

Se avessi saputo scrivere un'elegia
a quella che prevedo essere una nostalgia
di quel tempo sereno che corre veloce,
l'avrei dedicata al nostro lungo momento fugace.

Eri il mio porto fertile, terra e mare,
e quel vino dolce che le labbra lascia asciutte,
il sale sulla pelle che non puoi lavare,
odore di frutta croccante nel bicchiere.

Sei il suono dolce, la fine del preludio
quello che ti gonfia il cuore di tristezza
ma purtroppo anche quello senza il quale
non può che finire la nostra giovinezza.

Arriva da lontano il tocco estraneo
da mani che avevo un tempo conosciuto.
Distante rimane l'occhio vitreo
che mi spoglia e che mi scruta spazientito.

Remoti sono anche i baci lenti,
sembriamo due persone alla stazione;
salutano così gli antichi amanti,
senza alcuna urgenza o convinzione.

Il muscolo si tende nel riflesso
di quegli sconosciuti nello specchio.

Lei piegata e gemente nel disprezzo,
lui la tocca quasi con venerazione;
la risposta che lo lascia genuflesso
credo accenda la determinazione,
questa volta lui la prende con passione.

Occhi disgustosi sono quelli
che si riempiono d'amore troppo tardi.

Ti cerco in orizzonti immaginari,
nei tizzoni spenti delle nostre ceneri,
negli occhi celati da ciglia solitarie,
nelle sottili tenerezze involontarie.