TABARRINI EMANUELE
Sono uno studente del Conservatorio di Perugia, iscritto al Biennio Jazz in Chitarra e al Triennio in Musica Applicata alle Immagini.
Ho iniziato a suonare all'età di 10 anni spontaneamente, senza avere influenze o riferimenti musicali in famiglia. Ricordo di aver avuto l'esigenza improvvisa di esprimermi e trovare qualcosa con la quale sentirmi me stesso. A dire il vero, a quell'età immaginavo di diventare un grande attore in futuro, ma non avevo la minima idea di quale fosse la strada da seguire. Per la musica invece è stato piuttosto facile, dato che potevo subito prendere lezioni gratuite in parrocchia nel paese in cui vivevo. Oggi, dopo 17 anni, scrivo canzoni, sono un insegnante di musica oltre che studente e mi esibisco in concerti con i miei progetti. Parallelamente, scrivo poesie e qualche volta disegno.
La poesia è l'ambito artistico più nuovo che mi riguarda. UniLapis è stato il primo spazio in assoluto con il quale mi sono interfacciato l'anno scorso e prima di allora, le mie poesie erano solo un qualcosa di estremamente intimo, conservate in un quaderno nascosto in mezzo alla libreria. Arrivare al primo posto mi ha scaldato il cuore e mi ha motivato a continuare a scrivere ed alimentare questa nuova passione.
Opere
Morta, affannosa ed
inquieta staticità.
Sbriciolato l’anelito,
disbrighi con i soliti arti
mentre Amore ti guarda,
piangendo.
Orbite fluttuanti,
gote glaciali.
Ti osservo, ma non so chi sei,
mentre il tuo eterno mi addormenta.
Smettiamo
di essere complici fruscii
tra i lobi cerebrali di queste lobby di potere
che per hobby,
spaccano bottiglie in testa ai morti.
Caro figlio
Prima di te
c’è il capitale da allattare
e poche ferie per giocare.
Prima di te
c’è un monolocale da cambiare
e un governo a cui insegnare
come andare in bicicletta senza cadere
e farsi male.
Prima di te
c’è un papà triste da aggiustare
che non vede l’ora di mostrarti
le sue paure.