Il Libro di Giobbe al teatro Morlacchi

A cura di Oscar Giambitto
 
IL LIBRO DI GIOBBE
Liberamente ispirato all’omonimo testo biblico, scritto a quattro mani dal regista Pietro Babina e dal giovane drammaturgo Emanuele Aldrovandi: IL LIBRO DI GIOBBE, approda al Teatro Morlacchi di Perugia.
Il viaggio nel Vecchio testamento è traslato in una narrazione contemporanea e Giobbe, interpretato da Leonardo Capuano, incarna un tennista di successo; il tennis, quale sport individuale per antonomasia, diviene la metafora di una sfida con sé stessi, con la presunzione di una continua autodeterminazione.
L’inspiegabile perdita di una partita, porta il protagonista a vivere una fase di stallo in cui riemergono vicende che erano state messe da parte, seguite da numerosi interrogativi sul senso stesso della vita.
“Sono gli eventi che innescano la domanda o la domanda giace in ognuno di noi?” Alla ricerca di una risposta l’ IO perde ogni certezza, si trasforma e scopre l’esistenza di una parte dell’universo che va aldilà dell’umana volontà.
 
Una nota d’omaggio va alla scenografia e alle luci: Pietro Babina , curando i minimi dettagli, ha dato una scossa visiva allo spettatore, favorendone la messa in discussione; le sue abilità nell’utilizzo degli artifici scenici si manifestano con l’arrivo dell’ ‘Uragano’ (La tecnica impiegata ricorda la machane greca o machina latina).
Tra virtuale e reale, la dimensione teatrale lascia evincere una grande scommessa di fondo: quella dei grandi universali con cui l’uomo è costretto a confrontarsi, che non possono essere contenuti in un messaggio univoco.