La colpa è mia
a cura di Mattia Passante
Uno stendino, delle percussioni, una sedia e una cassetta di legno.E’ questa la scenografia de “La colpa è la mia che t’ho fatto” di e con Stefano Baffetti, spettacolo teatrale tenutosi presso la Sala Cutu, il 15 e il 16 dicembre, produzione di Teatro di Sacco, in collaborazione con Bottegart, Bottega Artigiana della Creatività e dei diritti umani per la stagione Indizi.
Stefano Baffetti, ideatore e unico protagonista, ci apre la porta della sua casa in provincia di Perugia e ci regala un quadro caricaturale della sua intera famiglia: una madre avvezza a inghiottire qualsiasi prodotto alimentare; un padre scontroso ed infine, i piccoli nipoti, intenti a porgli le domande più imbarazzanti.
L’attore ci prende per mano e ci catapulta nella sua quotidianità raffigurata tramite tanti episodi divertenti. Tuttavia, non viene tralasciato l’aspetto agro- dolce della narrazione. I mini-racconti, infatti, sono intrisi di un profondo senso di inadeguatezza, che Baffetti non indugia a mostrare.
La mimica, il contrasto tra il registro formale della voce narrante e le voci macchiettistiche dei personaggi della famiglia e le percussioni di Francesco Montesi compongono una rappresentazione che, senza pretese, accompagna lo spettatore tra momenti di ilarità generale ed altri di tensione tra i personaggi.Una pièce “quotidiana” e divertente in cui ritrovare le stranezze di cui sonocomposte tutte le nostre famiglie.