Recensione album LEBENSWELT (Il mondo della vita)
a cura di Fabio Colosimo.
I La Madonna Di MezzaStrada, la band composta da Fabio Ripanucci (chitarra e voce), Fabrizio De Angelis (Basso), Damun Miri Lavasani (piano, cori e sint), Luca Papalini e Elis Tremamunno (violino), Franco Pellicani (batteria), nata nel 2008, dopo l'esordio nel 2011 con “Cantiche”, esce con questo secondo album autoprodotto di nove tracce, confermandosi come una delle realtà musicali più affidabili e consistenti del cosmo, è proprio il caso di parlarne, alternative-rock ed indipendente italiano. La data di uscita è stata il 13 Marzo 2014.
La traccia Tunisia, che ha anticipato come singolo l'album è stata inserita nella nuova compilation della casa indipendente La Fame Dischi, uscita il 14 Febbraio 2014, legata al concorso "Le canzoni migliori le aiuta la Fame - SECONDA EDIZIONE". LEBENSWELT (Il mondo della vita). Titolo impegnato ed impegnativo. E tracce di impegno nella realizzazione testuale e nella struttura sonora.
I La Madonna Di MezzaStrada propongono pezzi di analisi disarmante e disarmata della realtà attuale con l'occhio di chi vede, guarda, pensa, e vuole far pensare. C'è stordimento vivo ed osservazione disillusa, come nell'oramai cult-movie tedesco del 2006 sulla crudeltà del sistema di spionaggio della Repubblica Democratica tedesca prima del crollo del Muro, titolo della terza traccia. Il linguaggio è netto, non cede ad ambiguità.
Punta il dito su questi anni maledetti e li sviscera con atmosfere spaziose ed intime, dove il ritmo rimane alto ma sa allo stesso tempo modularsi, il basso e batteria tengono la barra dritta e la chitarra sa graffiae con violino e pianoforte a realizzare un variegato tessuto. Atmosfere vaste, con variazioni in crescendo e di respiro che oscilla tra il drammatico e la malinconia fino a momenti di viva tensione e crudezza. I singoli pezzi sono tessere di un mosaico meditato quanto spontaneo nel suo metodo di analisi del mondo attuale. Si passa dalla dimensione travolgente dell'iniziale ll Mondo Della Vita, brano manifesto dell'album - lo decideranno gli ascoltatori - dove il gruppo comincia a sfoderare le proprie capacità tecniche e il proprio vocabolario di argomenti e di stile cantautorale fino alla seconda traccia, Io, brano dolente, capace di orizzonti dinamici e di maggiore respiro, per poi affidarsi alle sane regole del basso del terzo pezzo, La vita degli altri, brano nervoso e di ambientazione severa con voce viva e intensa. Ben pesata l'evoluzione del quarto brano, Mosche, che da un iniziale silenzio amaro si trasforma in un assedio sonoro coinvolgente, cupo ed apocalittico, dominato da interferenze finali che lasciano in uno stato di muta sospensione. Quasi una ballade di meditazione, Nostalgia, lenta e vasta, che offre spazio al ricordo ed all'oblio voluto, ampliato dalle dinamiche del violino e delle corde di basso, a disegnare un arco di immagini intense. Dimensione battente, sarcastica, buia, quella di Vietato pensare, come il testo che analizza spietatamente le logiche più segrete del potere moderno. Si ondeggia in Piccoli drammi tra lentezza riflessiva ed esplosioni inaspettate marcate dagli archi che aleggiano su lunghe distese sonore. Con "Tunisia" si entra nel racconto più intimo, discorsivo, parlato con sonorità accoglienti per chiudere, infine, con le profondità in crescendo di Regione. La lucida narrazione dei testi si congiunge con una musica dalla evidente influenza new-wave, dove la sostanza elettrica, l'arricchimento del pianoforte e del violino non lasciano spazi ad equivoci di stile. Una coerenza stilistica, severa e gridata, felice di abbandonarsi alle chiusure finali di violino o chitarra che danno in diversi pezzi la cesura interrogante del testo. LEBENSWELT (il mondo della vita) vive di vita sua e di quella degli altri, raccontando smarrimenti, distorsioni, follie della modernità, quotidiane pazzie, denunciando la realtà senza nubi nel cielo e quelle nubi del cielo che non fanno vedere cosa ti accade sotto gli occhi.
Un album da ascoltare se si è in cerca di una visione del mondo autentica, sentita, e di un suono solido, costruito su solide colonne ben piantate.
Info
https://www.facebook.com/LaMadonnadiMezzaStrada
http://lamadonnadimezzastrada.bandcamp.com/
https://soundcloud.com/lamadonnadimezzastrada