Recensione dell'album "Farlena" dei Sibirka

Recensione dell'album "Farlena" dei Sibirka
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Programma radio, Redazione
Titolo disco: 
Farlena
Nome Artista: 
Sibirka
Genere disco recensito: 
alternative-indie rock
Label: 
Areasonica Records / Materiali Musicali

 
a cura di Rossella Biagi
 
“Farlena” è il primo album dei Sibirka, un gruppo di giovanissimi provenienti dai dintorni della bella Milazzo. Già dal titolo, che assomiglia alla crasi di due parole “farfalla” e “falena” (o un animale fantastico), si capisce che questo full lenght è il risultato dell'incrocio di approcci musicali differenti: rock, indie e anche una spolverata dio pop. I Sibirka hanno grinta e una profonda passione per la musica, una voglia di suonare e farsi sentire che risulta contagiosa. Passione! Potrebbe essere questa la motivazione che ha spinto Valentino e Marco Pagano, Carmelo Farini, Riccardo Tammaro e Mauro Trio a scegliere come titolo per il loro album la falena, un insetto da sempre ricco di numerosi significati simbolici. 
La falena è secondo alcune antiche leggende simbolo di trasformazione, di movimento anche nelle ombre. Secondo alcuni simboleggerebbe un'anima che non trova pace – per questo sarebbe attratta dalla luce -. Ma non possiamo definire “Farlena” come un disco crepuscolare o notturno: i testi colpiscono per la loro lucida e disincantata descrizione della società che ci circonda; l'approccio strumentale non è elaborato, non si perde in preziosismi e virtuosismi tecnici, è così primitivo, genuino, puro. 
I giovani Sibirka si sono fatti conoscere partecipando a numerosi festival (Milazzo Music Festival, Olivarella Rockfest, il Festival “Oltre il Fango” di Barcellona Pozzo di Gotto e le selezioni regionali di Arezzo Wave)..e sono arrivati a catturare la nostra attenzione con canzoni che proiettano luci accecanti e ombre profonde. In “Farlena” gli strumenti, come tante farfalle notturne, sembrano esibirsi in suggestive ballate davanti a fuochi notturni. 
In questo album non vengono usati toni tenui o smorzati, al contrario, si sprigiona una vitalità irrefrenabile, resa malinconica dalla consapevolezza dei limiti della nostra società. Temi come l'apparenza, l'ansia di vivere, l'opportunismo del genere umano sono ampiamente descritti nei testi e lasciano trasparire l'inquietudine di fondo che attraversiamo noi tutti, soprattutto nei periodi di crisi. Ma quello che sembrano dire i Sibirka è che non bisogna accettare la realtà dei fatti come un fattore immutabile, non bisogna mai smettere di credere di poter cambiare ciò che ci circonda, non possiamo accattare il fatto di non aver nulla da dire e da fare.
L'album è composto da 10 tracce che rimandano al sound di grandi gruppi del panorama indie rock attuale (come Marlene Kunz, Afterhours e Verdena), ma non ne sono la fotocopia. “Farlena” è un disco con una struttura musicale piuttosto semplice, a tratti un po' ripetitiva, ma nella sua genuinità suscita forti emozioni. I Sibirka hanno una loro originalità e hanno avviato un percorso musicale (di cui sono all'inizio) che sicuramente gli porterà una crescente maturità musicale: saranno loro stessi a decidere la direzione e la destinazione del loro viaggio.
 
Iniziamo l'ascolto con la prima traccia “Tempeste invisibili” un pezzo rock dalle sonorità agguerrite e al tempo stesso malinconiche, in cui le chitarre dipingono un'immagine dai contorni scuri, come in un notturno, e costruiscono la trama su cui si appoggiano gli altri strumenti. Tra l'altro di “Tempeste Invisibili” è disponibile anche un video - che ha accompagnato l’uscita di “Farlena” nel luglio 2013 : 
 
 

 
 
Da qui si passa a “Paranoia”, un brano vibrante e sanguigno, molto orecchiabile pur nella sua semplicità, così come il successivo “Complicità”. Quarta traccia è “Eleonore & Kevin (Una storia sporca)” che suggerisce un certo spirito decadentista – nel senso  della sensazione di diversità ed estraneità rispetto alla società contemporanea - che si confronta con l'amore perduto e i conflitti interiori di ciascuno di noi.
La quinta traccia è “Farlena”, traccia che dà il nome all'album stesso, con una bella linea di basso e un interessante  ritmicità della batteria. La sesta e settima traccia sono le ballad indie rock “L'uomo che non c'era” - solo strumentale - e “Delay”, brani nostalgico e per certi versi struggenti, che trasmettono all'ascoltatore sofferenza e dolore. “Willy Wonka” è l'ottavo pezzo che compone questo primo album dei Sibirka, introdotto da una grintosissima chitarra e da un basso che risponde a tono.
Penultima traccia è un altra rock ballad dai toni struggenti “Il Sogno”, in cui le chitarre disegnano con toni opachi e cupi “sensazioni instabili” all'interno di una realtà fin troppo angusta. I contorni disegnati si intrecciano abilmente alla voce. A chiudere l'album è “Zaros”, in cui si tenta un interessante esperimento di voce narrante all'interno della progressione del brano – come in una sorta di stream of consciousness.
 
I Sibirka sono un gruppo giovane che farà presto parlare di sé, di questo siamo convinti, avanzando verso la luce proprio come una falena nella notte oscura alla ricerca della propria anima. In un viaggio nel mondo della musica che nasconde insidie e in cui si rischia di perdere se stessi.. ma non sarà questo il loro caso e di questo non si devono spaventare, del resto si dice che la notte sia più buia proprio poco prima del sorgere del sole e dell'arrivo dell'alba. 
 
 
Biography:
Il progetto Sibirka affonda le sue radici nel 2009 quando quattro ragazzi messinesi decidono di mettersi alla prova e di dare sfogo a tutta la loro creatività. E la loro determinazioni li ha premiatio: nelll'estate 2011 vincono il premio "miglior band" al "Oivarella rockfest", e partecipano come finalisti al "Milazzo Music Festival". Nel 2012 vincono nella categoria "inediti" al music contest "Oltre il fango" e nell' agosto dello stesso anno vincono un contest legato al Festivalpub Italia. Per saperne di più vi consigliamo di andare a vedere sul loro sito ufficiale (→ http://www.sibirka.com) o sulla loro pagina Facebook ( →http://www.facebook.com/SibirkaOfficial ).
 
 
Members:
Valentino Pagano: Voce
Marco Pagano: Chitarra
Carmelo Farini: Chitarra
Riccardo Tammaro: Basso
Mauro Trio: Batteria
 
 
Contatti:
http://www.sibirka.com/
http://www.facebook.com/SibirkaOfficial
www.areasonica.com