Recensione Push-e-Bah

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Programma radio
Titolo disco: 
Push-e-Bah
Nome Artista: 
Be a Bear
Genere disco recensito: 
elettronica
Label: 
La Sete Dischi

di Francesco Miriello
 

Da oggi chiunque fosse in possesso di un iPhone sa che ha tra le mani anche un prezioso strumento musicale. No, non sono qui per pubblicizzare l’ultimo modello del cellulare Apple, ma per dirvi che c’è chi, con ingegno e bravura, è riuscito a far “suonare” il proprio smartphone: mi riferisco a Be a Bear, pseudonimo di Filippo Zironi.
 
Dopo aver suonato per quasi quindici anni ne “Le Braghe Corte” band ska-punk bolognese, Zironi decide di esplorarsi e si “trasforma” in orso. Con il suo iPhone ha così composto 10 canzoni che potete ascoltare nell’album “Push-e-bah”, che uscirà il 3 maggio in free download per La Sete Dischi.
 
L’album è un puro concentrato di elettronica: uno stile minimal, essenziale, ma che sa essere aggressivo e pungente. Esattamente come in “Don’t say no”, traccia con la quale si apre il disco e anche una delle poche ad avere la voce. Si procede con “Back in the days”, pezzo in cui sono evidenti le influenze dei Depeche Mode, per proseguire poi con brani più incentrati sull’elettronica sperimentale come “Time” o “Striplife”.
 
Anche con mezzi semplicissimi si riesce a creare musica, andando a scavare fino all’essenzialità: questo è quanto vuole insegnarci Be a Bear. Un album in cui la base elettronica viene sapientemente miscelata con il rock e i suoni della natura: il risultato è una vera e propria boccata di ossigeno per gli appassionati del genere, che possono dire di avere tra le mani un piccolo tesoro.
 
“Push-e-Bah” è un album fresco e innovativo: non è mai scontato e non scade nel mainstream, ma ti riesce a coinvolgere pezzo dopo pezzo, suono dopo suono.