Ruggine - Iceberg 2014
Abbandonarsi nel vortice di mancanza e vuoto creato dai piemontesi Ruggine è una reazione dannatamente spontanea, dettata forse dal fatto che Iceberg, secondo lavoro della band a quattro anni di distanza da Estrazione Matematica di Cellule, è un'autentica avventura nella percezione che tende ad oltrepassare e coinvolgere le emozioni. Duri e amari come il sapore ferroso del sangue sulla propria lingua dopo qualche trauma; sapore di ruggine e ossa che sferragliano come un cancello corroso. La potentissima formazione a due bassi, chitarra-voce e batteria conferisce ad ogni singolo brano una consistenza unica che sembra far tremare le pareti. Ogni strumento sembra esplorare un terreno dove trovare la più profonda motivazione e urlare la propria furia. E in questo subbuglio di suoni, la voce diventa un corpo astratto; un mezzo espressivo fatto di carne e sangue, vigore e respiro. Già dalle prime note di Babel infatti, ancora prima che il dramma venga completamente sputato fuori, i Ruggine ci gettano in un dominio di sentimenti d'ira.
La confusione delle lingue scende su Babele e tra gli uomini regna l'incomprensione e il caos:
"Sono suoni confusi
immagini confuse
chilometri nel buio
e una sola certezza"
E' in Cds, nona e ultima traccia di questo penetrante album, che la fragilità trova un equilibrio insperato con il pericolo di perdersi e scagliarsi contro l'iceberg delle proprie paure:
"Mi ritrovo a camminare a piedi nudi sull'erba
come un'ombra attenta a non fare rumore
perchè spezzare questo mio sogno cosciente
allontanerebbe la beatitudine"
I Ruggine sono:
Simone Rossi - chitarra e voce
Paolo Scalabrino - basso
Francesco Rossi - basso
Davide Oliviero - batteria
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Registrato in analogico da Massimiliano Moccia presso il Blue Record Studio di Mondovi
Mixato presso il Mam Recording Studio di Cavallermaggiore da Massimiliano Moccia
Masterizzato da Carl Saff presso il Saff Mastering di Chicago.
La foto di copertina è opera di Massimo Rossi ed è stata scattata nel Novembre 1994, poco dopo l'alluvione che colpì il sud del Piemonte ed anche Narzole, paese natale dei Ruggine